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CAMPO SPORTIVO: LE DOMANDE CHE (NON) TROVANO RISPOSTA!

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Da dove cominciare? Da passato, da presente? La storia ci insegna che il presente è il frutto di un passato. Ma quale passato? Remoto? Scavando il passato, forse, troveremo delle soluzioni per il futuro. Cercando gli errori, consiglierei di non ripeterli. Parlare di sport non solo a Turi ma a livello nazionale, internazionale e mondiale si cade sulle responsabilità politiche. Turi, se lo sport non decolla mai, non è immune da questa teoria.

La mia tesi è che a partire dag i anni ‘70 a Turi sono stati commessi degli errori, ma meglio definirli orrori, politico – sportivi. Lo sport si sviluppa se ci sono le strutture, le competenze e le risorse.

Il nostro paese, negli anni ’60, aveva un campo di calcio, dove ora sorge la scuola elementare, sempre frequentato da noi ragazzi. Perché? A piedi (eravamo tutti mezzo fondisti) si arrivava da qualsiasi quartiere. Ora? Il campo di calcio à lontano dalle periferie circa due — tre chilometri. I giovani di oggi non sono mezzo fondisti ma (come il mio caro amico definiva suo figlio) figli di appartamento. Vogliono essere accompagnati ovunque un po’ per pigrizia, ma soprattutto perché sentono addosso l’ansia delle mamme.

Ci chiediamo sempre: ma perché il campo di calcio è stato costruito fuori paese, anche oggi con le costruzioni senza confini. La risposta la può e deve fornirla l’allora AMMINISTRAZIONE. In tutti i paesi i campi di calcio sono a ridosso del centro abitato, vedi Rutigliano, Casamassima, Modugno, Carbonara ecc.

Per noi fu scelta quella zona perché eravamo mezzo – fondisti? La storia ci ricorda che il Campo Sportivo Comunale di via Cisterna, dal giorno dell’inaugurazione ad oggi, è stato per più anni inagibile che agibile. Tutte le amministrazioni che si sono alternate hanno pensato che non fosse un contenitore sportivo — culturale ma lo specchietto per le allodole. Sulla carta è uno dei migliori della provincia.

Terreno di gioco con misure regolamentari, pista di atletica, campi da tennis, campo di calcetto, campo polivalente (volley e basket). Eccezionale! ma oggi, anno 2011 quali di quelli sopra menzionati è idoneo)? negli anni sono stati spesi milioni di lire ed ora migliaia di euro, con quali risultati? All’inizio degli anni ‘90 un’amministrazione decise di trasformare il campo da terra battuta in erbetta senza sapere che quel terreno di gioco si poteva usare solo per le gare ufficiali. E gli allenamenti? Ricordo che avevamo la squadra “grande” in prima categoria e due società di puro settore giovanile. Risultato? Litigi continui ed uno contro l’altro, sino al famoso mercoledì in cui venne a fare visita a Turi il Bari di Joao Paolo e soci.

Grande pubblico, grande pubblicità, premi e cotillons per urti. Fu acquistata una macchina tagliaerba, sparita dopo pochi mesi. L’impianto d’irrigazione,  quando entrava in funzione, impazziva. Chi doveva controllare? Dopo aver constatato il fallimento del campo in erbetta, vi è stato il ritorno alla terra battuta. E gli spogliatoi? Sempre al limite igienico — sanitario. Situazione attuale. Spogliatoi rifatti ex novo, tutto a norma, campo da gioco pronto per piantare le BARBATELLE! Chi sono i responsabili? Tutti. Chi ci rimette? I giovani.

Per anni una società di puro settore giovanile è stata  ospite del campo sportivo di Sammichele per gli allenamenti e le gare ufficiali. Quei ragazzi, allora di 12 — 13 — 14 anni ora sono trentenni e si chiedono: “Perché i nostri sacrifici non sono serviti? Speravamo che la nostra grande famiglia creasse i presupposti per una generazione che avesse più possibilità e un futuro calcistico migliore. Turi ha il suo frutto, peccato chè solo uno, avremmo dovuto avere un raccolto più proficuo, oltre a GEPI PUGLIESE.

Ne riparleremo.

È solo l’inizio.

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