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UN PUG CON L’AGO DELLA BILANCIA E’ RIDICOLO

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L’approvazione del PUG suscita, così come c’era da aspettarsi, diverse reazioni e la visione di Mimmo
Leogrande e Perniola sono alquanto differenti rispetto a quella del consigliere Ventrella e della
maggioranza.
“La cosa importante per l’approvazione di un vero PUG – ha affermato Mimmo Leogrande – dovrebbe
essere essenzialmente la condivisione unanime del progetto basata sui contenuti accettabili e validi. Che
senso ha approvare un così importante strumento urbanistico con una maggioranza così risicata, è ridicolo.
Tra l’altro, questi signori che si definiscono “ago della bilancia” per l’approvazione di questo PUG, che tra
l’altro nessuno conosce, forse non si rendono conto che una così importante approvazione non la si può
basare su un voto di differenza.”
“Noi siamo rimasti alla bozza del vecchio DPP – ha confermato Nicola Perniola – pertanto volete dirci, noi
della minoranza come dovremmo comportarci. Non è ammissibile votare uno strumento urbanistico di
questo livello senza neanche conoscerlo, così a scatola chiusa. Tra l’altro avevamo saputo che l’Autorità di
Bacino aveva riscontrato delle irregolarità sul progetto presentato da questa Giunta, la cosa come è andata
a finire? Noi siamo stati tenuti all’oscuro di tutto, non sappiamo proprio nulla di ciò che sta succedendo nel
Palazzo in merito a questo argomento. E poi ci vengono a chiedere di votare il PUG, ma votare cosa, non c’è
proprio niente da votare perchè noi, ribadisco, non sappiamo niente di come stanno davvero le cose.”
Dottor Leogrande, lei farebbe il Sindaco di Turi?
Leogrande – Non è assolutamente una priorità. Se fossi messo dinanzi al fatto, certamente non mi tirerei
indietro, ma proprio non è da ritenersi un mio obbiettivo politico. In merito però, vorrei aggiungere delle
considerazioni. Ultimamente si parla molto del “nuovo”, si sente spesso dire che ci vogliono volti nuovi,
nuovi politici, in pratica si vorrebbe una nuova classe dirigente e ciò non è una cosa negativa ma, stiamo
molto attenti al nuovo che avanza perchè amministrare non è una cosa che ci si può inventare dall’oggi
al domani. Se considero, per esempio, anche la mia personale esperienza politica che dura ormai da
quasi quindici anni, posso benissimo affermare che nel momento in cui io sono stato amministratore
comunale, nonostante io sia un esperto del settore finanziario, ho trovato inizialmente grandi difficoltà nel
comprendere il funzionamento della macchina comunale, chiaramente col tempo ho capito e ho imparato.
Ma non posso negare di aver fatto degli errori in passato, ma erano errori dovuti solo all’inesperienza
burocratica, perciò dico stiamo attenti a questa smania del nuovo, perchè poi si arriva in Comune e si è
praticamente a digiuno di ogni procedura da seguire. Quindi i nuovi, a mio parere dovrebbero comunque
essere affiancati, almeno all’inizio, da coloro che sono già stati amministratori e quindi in grado di insegnare
loro come muoversi per meglio far funzionare la macchina amministrativa.”
Dottor Leogrande, lei cosa ne pensa della candidatura di Mercieri?
Leogrande – Io penso che sia un’ottima candidatura che potrebbe portare buoni risultati. Chiaramente,
volendomi collegare a quanto già detto, ritengo che Mercieri sia inesperto nell’amministrare in quanto
appunto è uno nuovo. Uno come lui, anche se valido dovrebbe però essere affiancato da qualcuno che ha
già fatto l’amministratore allo scopo di evitare che si perdi troppo tempo o che si compiano errori basati
solo ed esclusivamente sull’inesperienza amministrativa.
L’approvazione del PUG suscita, così come c’era da aspettarsi, diverse reazioni e la visione di Mimmo Leogrande e Perniola sono alquanto differenti rispetto a quella del consigliere Ventrella e della maggioranza.

“La cosa importante per l’approvazione di un vero PUG – ha affermato Mimmo Leogrande – dovrebbe essere essenzialmente la condivisione unanime del progetto basata sui contenuti accettabili e validi. Che senso ha approvare un così importante strumento urbanistico con una maggioranza così risicata, è ridicolo.
Tra l’altro, questi signori che si definiscono “ago della bilancia” per l’approvazione di questo PUG, che tra l’altro nessuno conosce, forse non si rendono conto che una così importante approvazione non la si può basare su un voto di differenza.”

“Noi siamo rimasti alla bozza del vecchio DPP – ha confermato Nicola Perniola – pertanto volete dirci, noi della minoranza come dovremmo comportarci. Non è ammissibile votare uno strumento urbanistico di questo livello senza neanche conoscerlo, così a scatola chiusa. Tra l’altro avevamo saputo che l’Autorità di Bacino aveva riscontrato delle irregolarità sul progetto presentato da questa Giunta, la cosa come è andata a finire? Noi siamo stati tenuti all’oscuro di tutto, non sappiamo proprio nulla di ciò che sta succedendo nel Palazzo in merito a questo argomento. E poi ci vengono a chiedere di votare il PUG, ma votare cosa, non c’è proprio niente da votare perchè noi, ribadisco, non sappiamo niente di come stanno davvero le cose.”

Dottor Leogrande, lei farebbe il Sindaco di Turi?

“Non è assolutamente una priorità. Se fossi messo dinanzi al fatto, certamente non mi tirerei indietro, ma proprio non è da ritenersi un mio obbiettivo politico. In merito però, vorrei aggiungere delle considerazioni. Ultimamente si parla molto del “nuovo”, si sente spesso dire che ci vogliono volti nuovi, nuovi politici, in pratica si vorrebbe una nuova classe dirigente e ciò non è una cosa negativa ma, stiamo molto attenti al nuovo che avanza perchè amministrare non è una cosa che ci si può inventare dall’oggi al domani. Se considero, per esempio, anche la mia personale esperienza politica che dura ormai da quasi quindici anni, posso benissimo affermare che nel momento in cui io sono stato amministratore comunale, nonostante io sia un esperto del settore finanziario, ho trovato inizialmente grandi difficoltà nel comprendere il funzionamento della macchina comunale, chiaramente col tempo ho capito e ho imparato.
Ma non posso negare di aver fatto degli errori in passato, ma erano errori dovuti solo all’inesperienza burocratica, perciò dico stiamo attenti a questa smania del nuovo, perchè poi si arriva in Comune e si è praticamente a digiuno di ogni procedura da seguire. Quindi i nuovi, a mio parere dovrebbero comunque essere affiancati, almeno all’inizio, da coloro che sono già stati amministratori e quindi in grado di insegnare loro come muoversi per meglio far funzionare la macchina amministrativa.”

Dottor Leogrande, lei cosa ne pensa della candidatura di Mercieri?

“Io penso che sia un’ottima candidatura che potrebbe portare buoni risultati. Chiaramente, volendomi collegare a quanto già detto, ritengo che Mercieri sia inesperto nell’amministrare in quanto appunto è uno nuovo. Uno come lui, anche se valido dovrebbe però essere affiancato da qualcuno che ha già fatto l’amministratore allo scopo di evitare che si perdi troppo tempo o che si compiano errori basati solo ed esclusivamente sull’inesperienza amministrativa”.

 

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