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STATALE DEI TRULLI. SONO ‘SPARITI’ 51 MILIONI DI EURO

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LE RIVELAZIONI ESCLUSIVE DEL PROF. RESTA: ‘Unica speranza per la statale 172 è il Piano del Sud… se non cade il governo!’

 

Il Piano del Sud è l’unica speranza a cui aggrapparsi per la statale 172 dei trulli. L’unica ‘diritta via’ da seguire. Nel frattempo, 51 milioni di euro del Cipe si sono smarriti nella selva oscura.

Approfondiamo l’intricata vicenda a colloquio, giovedì scorso, con l’assessore provinciale prof. Onofrio Resta che in esclusiva su Turiweb, dopo i comunicati regionali diramati in pompa magna, rivela particolari agghiaccianti:

‘I SOLDI NON CI SONO PIU’ – “Sono in contatto con il capostruttura del Ministro delle Infrastrutture Matteoli, direttamente a Roma. Purtroppo i 51 milioni di euro pensati, ma mai Onofrio_Restaimpegnati, per la statale dei trulli nel tratto compreso tra Casamassima – Putignano, passando per Turi, non ci sono più. Il motivo non te lo saprei dire, e non lo sa nessuno. Questi soldi non sono mai stati impegnati, non c’è una delibera Cipe, sono stati spostati verso altri impegni e capitoli di spesa. Non sappiamo di chi è la responsabilità. Il percorso è così macchinoso, come tutti i problemi italiani del resto. Nemmeno la programmazione Anas prevede infrastrutture per il 2011: per scelta del ministro Matteoli che da indicazioni, ci sono soldi solo per la manutenzione straordinaria delle strade, ma non sono previste somme per strade nuove”.

L’Anas della Regione avrebbe dovuto inviare a Roma il documento paesaggistico. I ritardi e le lungaggini burocratiche avranno favorito il dirottamento di questi 51 milioni destinati alla statale dei trulli.

Non ci resta che il Piano del Sud, ma con una incognita grande quanto una casa: “Se il governo cade – osserva Resta – il Piano del Sud interrompe il suo percorso e chissà quando riprende. Del piano se ne occupa tutto il gruppo tecnico che fa capo al ministro Fitto, più il dicastero dei trasporti Matteoli per il Cipe. Il gruppo di lavoro si è riunito l’altro ieri. Il 10 febbraio andrò personalmente a Roma per un incontro con esponenti e gruppi di lavoro. E’ vero, il Piano del Sud è pure un insieme di enunciazioni, ma il lavoro di Fitto è ammirabile. Il Piano del Sud è appeso al destino di questa legislatura.”.

amatiLA STATALE A ‘DUE VELOCITA” – Sulla stata dei trulli, solo alcuni giorni fa abbiamo raccolto le rassicurazioni della Regione Puglia. Poi abbiamo scoperto che i riflettori si sono improvvisamente spostati dal tratto Casamassima – Putignano al tratto Alberobello – Taranto, passando per Fasano, città che ha dato i natali all’assessore regionale Amati.

Turi vantava una posizione di privilegio rispetto ai tempi; era piuttosto avanti nella fase di progettazione. Oggi, chi gestisce il problema sul piano tecnico e politico ha riposizionato la scala delle priorità, tanto è vero che 25 milioni di euro sono destinati alla circonvallazione di Martina.

“Ma da dove li prenderanno questi soldi per la circonvallazione? – si domanda l’assessore Resta – anche perché i fondi Fas nazionali sono congelati. Qualcuno sta premendo perché la regione li tiri fuori. Forse l’unico impegno che la regione ha preso è relativo al programma nella Conferenza Stato Regioni. Tuttavia, il programma quadro non parla di soldi ma di esigenze e auspici. L’impegno di una cifra non si fa con gli auspici o le promesse, ma con delibere e risorse impegnate”.

I RONDO’ A TURI E PUTIGNANO – Onofrio Resta torna a far luce sulla questione dei rondò, che merita incidente-turi-sammicheleuna trattazione a parte. L’ultimo dei tanti incidenti si è verificato venerdì, senza gravi conseguenze. I lavori per la realizzazione dei rallentatori di traffico sono stati assegnati alla ditta Adriatica. Uno dei quattro rondò è all’ingresso di Turi, i restanti tre sono a Putignano e periferia, in zona San Pietro Piturno. Turi è il fanalino di coda.

“Voglio precisare che la provincia non gestisce i rondò, né fa il bando, tantomeno li costruisce, né mette i soldi. Ho rilasciato dichiarazioni in virtù del mio ruolo istituzionale e politico. Personalmente ho sollecitato l’Anas, perché i rondò sono un prodotto degli appalti dell’Anas e non della Provincia di Bari, che si limita solo a rilasciare le autorizzazione, dato che le opere saranno costruite all’intersezione con la strada provinciale”.

“Solleciterò ancora l’Anas – promette Resta – ma soprattutto la Provincia per quanto riguarda le autorizzazioni, in maniera che il rondò possa essere realizzato senza ulteriori perdite di tempo. A San Pietro Piturno i tecnici dell’Anas e gli operai stanno già delimitando le aiuole. Turi purtroppo sarà l’ultima, ma non è colpa di nessuno, perché in quella zona ci sono problemi idrogeologici ed è in corso una perizia di variante. Appena questa variante sarà pronta, la Provincia potrà rilasciare le autorizzazioni e avviare i lavori.”

 

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