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Politica

SECONDA PARTE DI ‘POLITICA IN CHIACCHIERE’ 2010

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LUGLIO: Iniziamo con una dichiarazione importante dell’assessore provinciale alle attività produttive, Onofrio Resta: “A settembre prossimo partiranno i lavori per la rotatoria sulla SS172 per Putignano, alla periferia di Turi.” Non abbiamo visto niente.
E nel nostro paese siamo alla farsa o, se volete, alla frutta. Lunedì 12 luglio il sindaco Gigantelli, con una lettera protocollata, rassegna le dimissioni a causa di problemi irrisolvibili che minano la sua giunta.
Tre giorni dopo con una seconda lettera revoca le sue dimissioni, dato che “i consiglieri di maggioranza hanno confermato con innovata forza e determinazione la loro incondizionata fiducia nella mia persona, quale sindaco del comune di Turi.” Quella che sembra la fine dell’amministrazione Gigantelli, si trasforma nella sua rinascita.

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E la “Puglia prima di tutto” chiede a gran voce le dimissioni del sindaco. Intanto Vito Lenato si prepara a tenere un comizio il cui motto è sempre il solito: “Gigantelli vattene”.

AGOSTO: Approvato in seconda  convocazione con i voti favorevoli della maggioranza e quelli contrari dell’opposizione, il bilancio  consuntivo con un avanzo di amministrazione di 300mila euro.

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Presso il circolo “Antonio Gramsci”, esponenti locali di Sinistra Ecologia e Libertà e della Federazione della Sinistra hanno ufficializzato un’intesa politica tra loro. Presenti il coordinatore locale di Sel, Angelo Maggipinto, il coordinatore provinciale di Sel, Nico Catalano e quello di Rifondazione comunista, Sabino De Razza.

Alla vigilia di sant’Oronzo tiene banco un litigio ‘mediatico’ fra Natalino Ventrella e Paolo Tundo. Tundo: “Se mettessero Ventrella al mio posto, squalificherebbero definitivamente l’Amministrazione Gigantelli”. Ventrella: “Tundo vice-sindaco?  Occorre preparazione, equilibrio, capacità di aggregazione ed esperienza. E Tundo ha solo l’esperienza”.

SETTEMBRE: Si comincia con una seduta di consiglio nella quale annotiamo l’apertura al dialogo e alla collaborazione lanciata da Gigantelli all’opposizione. Gli esponenti della minoranza sono compatti per il ‘no’. Riportiamo il pensiero di Mimmo Leogrande: “Noi non siamo disponibili ad essere collaborativi se la maggioranza non ha i numeri per andare avanti.”

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Intanto tiene banco da troppo tempo il tormentone di Tundo che insiste per fare il vice-sindaco. E la presa di posizione dell’attuale assessore ai servizi sociali diventa una questione di principio. Amministrazione Gigantelli impantanata. Ferma.

E Tundo non intende fare sconti e né passi in dietro. Il prossimo consiglio comunale sarà decisivo, anche perché è da definire la posizione di Giacomo Valentini, che punta tutto a riprendersi l’assessorato all’agricoltura. Momentaccio per la maggioranza.

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OTTOBRE: Fine di un incubo. Gigantelli vara in tre anni e mezzo la settima giunta. Tundo è vice-sindaco. Ritornano ad amministrare Tateo, Cazzetta e Valentini. Riconfermati Totaro e D’Autilia. Vanno fuori De Florio, Luisi e D’Addabbo. Permetteteci un breve commento a questa soluzione. Come mai Antonio Tateo è andato fuori giunta a giugno ed è stato ripescato dopo tre mesi? Ma che gioco è questo? E Valentini che grazie al suo sbattere il pugno sul tavolo ottiene ciò che vuole? Valentini ha dichiarato che o era assessore all’agricoltura o il sindaco non poteva più contare su di lui. Gran bel metodo democratico ed educativo per ottenere ciò che uno nemmeno si merita! E Gigantelli gli dice pure di sì. Bene. Continuiamo così.

E a questo punto irrompe nella diatriba la dott.ssa De Florio. È ferita e attacca tutti. Dice molte cose giuste ma fa degli errori. “Sindaco, nella sua maggioranza ci sono consiglieri sordi alle esigenze del paese”: questa è una fra le sue frasi più dure. Sembra  spiazzato il sindaco dall’attacco della De Florio, tanto è vero che la sua risposta è troppo soft. Inspiegabilmente.

NOVEMBRE: Il consigliere di opposizione, Tina Resta, dopo che il settimo rimpasto è andato a buon fine, dichiara in consiglio comunale rivolta ai componenti della giuntaCONSIGLIO_1741 Gigantelli: “Mettetevi a studiare. Dovete venire preparati in consiglio. Non è giusto che deve intervenire  il sindaco per aiutare i propri assessori.” Assessori avvisati, mezzi salvati?

Vogliono mandare a casa Gigantelli e stavolta l’opposizione sa che non ce la può fare. Il motivo sta nella posizione di Natalino Ventrella che non firma nessuna mozione di sfiducia se non viene approvato il PUG. Non ce la farà anche per un’altra ragione: la De Florio e Luisi  firmeranno la mozione di sfiducia soltanto se firmerà Natalino Ventrella. Che puzzle! Questa è la nostra classe dirigente! Questi sono i nostri amministratori! Che malinconia! E tutto per un piatto di lenticchie scotte…

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DICEMBRE: Dopo che per un mese la dott.ssa De Florio e Gianpiero Luisi (quest’ ultimo in maniera più soft) avevano ripetuto più di una volta che le loro due firme  sotto la mozione di sfiducia si potevano già considerare poste, al momento decisivo  hanno votato contro la mozione. Ad onor del vero, la De Florio ha letto un discorso molto duro nei confronti della maggioranza ma al momento del voto si è schierata con essa. Le sue giustificazioni non addolciscono le posizioni dei suoi colleghi di opposizione, da Leogrande a Tina Resta, la cui reazione è durissima. Vogliamo chiudere l’argomento con una breve ma significativa ed esemplificativa dichiarazione di Mimmo Leogrande: “Sono disgustato dall’atteggiamento incoerente e privo di dignità di alcuni consiglieri. È la sconfitta del rispetto soprattutto per se stessi.” Più chiaro di così…

 

 

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