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ANTICHI TESTI RITORNANO ALLA LUCE

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Ieri abbiamo mostrato le novità riguardanti il look della nostra scuola elementare. Un capitolo a parte merita però il plesso amministrativo e dirigenziale. Qui, durante questi giorni di festa, gli collaboratori hanno lavorato a rimbiancare alcune stanze ed effettuare modifiche agli spazi.

La prima variazione che il visitatore potrà osservare sarà il passaggio della presidenza nella precedente stanza degli insegnanti. Al contrario, la stanza della presidenza accoglierà gli esperti del gruppo H e i vicari, pertanto è stata già dotata, grazie al lavoro dei collaboratori e dei docenti, dei materiali necessari per ospitare i bambini che la frequenteranno.

La sorpresa maggiore che questi lavori di rimodernamento hanno portato alla luce è un vastissimo patrimonio librario e video del nostro passato, chiuso fino ad oggi in armadi che sembrano dimenticati nel tempo.

Una raccolta di materiale col quale, commenta il dirigente P.Vernì – “creeremo una biblioteca magistrale” consultabile da docenti e studiosi. “Quando ci siamo resi conto di cosa conservava la nostra scuola siamo rimasti stupiti” – chiarisce la vicaria, ma allo stesso tempo inconsapevoli del motivo per il quale tutto questo fosse rimasto chiuso, alla luce e agli occhi di curiosi ed esperti. Un patrimonio che rappresenta la nostra cultura. In più, sono conservati i registri scolastici, oltre che videocassette e dischi di diversi anni fa.

Antologie critiche, racconti di scrittori del ‘900, i classici della letteratura italiana in stampe invecchiate, una raccolta di fiabe di Gramsci, il Corrierino scolastico e tanto altro ancora. Una parte di quanto ritrovato in questi antichi armadi, di cui uno non ancora aperto, confluiranno nelle biblioteche dei ragazzi nei diversi padiglioni.

“È un’opportunità che sarebbe un peccato sprecare” – confessa il dirigente, consapevole dell’importanza che questo materiale offrirà alla scuola turese, custode e difensore di un patrimonio culturale da consegnare ai ragazzi, fruitori e futuri soggetti della nostra società.

Vi mostriamo qualche scatto fatto ai testi ritrovati, ma le immagini purtroppo non offrono lo stesso impatto che si ha entrando nelle stanze dove ora è disposto questo materiale, in attesa di trovare la giusta collocazione.

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