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CARENZA: ‘IL CANE DOVEVA ESSERE SOCCORSO’

canirandagi

A seguito della comparsa sulle nostre pagine del triste caso del cane ferito, abbiamo voluto ascoltare le parole di Pino Carenza, consigliere con deleghe alla protezione, sanità animale e valorizzazione  prodotto zootecnico ed impegnato nella difesa degli animali.

Dalle sue parole si evince una difficoltà di infondere la cultura del rispetto dei cani e degli animali in genere, spesso relegati in secondo piano rispetto ai bisogni degli esseri umani. Ma se da un lato emergono parole di rammarico per il caso appreso, dall’altro affiora lo sdegno nei confronti di un comportamento di disinteresse verso una richiesta d’aiuto.

“Sono rimasto sgomento quando ho letto dell’accaduto e anche io ripeto le parole che un vostro lettore ha scritto in un suo commento. La polizia municipale aveva l’obbligo di intervenire chiamando immediatamente il veterinario comunale. Nel caso in cui questi non fosse reperibile, si poteva interpellare un veterinario libero professionista ed era poi compito nostro rispondere alle spese mediche”.

“Inoltre – aggiunge il Signor Carenza – le disposizioni comunali indicano purtroppo che, non si possono recuperare e portare in canile i cani randagi, poiché non c’è posto sufficiente per tutti e non ci sono abbastanza risorse finanziarie per mantenerli. Diverso è il caso di cani feriti in cui si ha il dovere di soccorso”.

Prendere il cane e condurlo nella saletta del canile adibita alla cura e degenza degli animali poteva forse salvare il piccolo amico a quattro zampe. “Fa rabbia – continua il consigliere – sapere di avere qui a Turi un canile sanitario, un ambulatorio veterinario per il ricovero temporaneo (degenza post?chirurgica) e per la sterilizzazione dei cani randagi pronto a rispondere alle richieste di aiuto di animali feriti. Ci sono i farmaci, gli strumenti, gli spazi e tutto il necessario per il soccorso degli stessi. È uno dei pochi canili approvati dalla ASL, insieme a quello di Putignano e Gioia del Colle, perché non usarlo in maniera opportuna?”.

Al termine del nostro incontro, il consigliere Carenza ritorna a sottolineare la mancanza di sensibilità che a volte si riscontra nella nostra comunità. La scarsa attenzione e l’atteggiamento di disinteresse di qualcuno di noi provoca spesso tristi conseguenze come nel caso trattato. Infine invita tutti a fare delle scelte ponderate, prima di accogliere un animale nella propria famiglia, per non rischiare di vederlo crescere e abbandonarlo perché incapaci di mantenerlo.

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