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NOVENA DI NATALE, DOMANI CI SARA’ MONS. VITO ANGIULI

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(foto di repertorio)

Si rinnova, immancabile per molti turesi, l’appuntamento con la Novena di Natale, le “nove lampade” da accendere alle sei del mattino, per nove giorni, in Chiesa Madre, dal 16 dicembre fino alla vigilia di Natale. La Novena di Natale, pur non essendo una “preghiera ufficiale” della chiesa, ha riscontrato nei secoli vivo attaccamento da parte delle comunità parrocchiali.

Il segno principale è il lucernario, la lampada che ogni giorno viene accesa, simbolo della comunità che si appresta a vegliare nell’attesa della venuta di Cristo.

Chiesa Madre ai limiti della capienza questa mattina: molti turesi hanno sfidato la neve per prendere parte al primo giorno di Novena. Hanno così potuto gustare la magia di entrare in chiesa lasciando alle spalle il buio più totale, per trovare, all’uscita, l’alba di un nuovo giorno, oltre ad un caffè caldo e ad un pezzo di ciambella in sala-teatro, preparati con cura da gentili signore, in una gara di generosità.

Quest’anno, in modo concorde all’indicazione della Conferenza Episcopale Italiana, l’arciprete don Giovanni Amodio ha scelto come tema generale dei nove giorni l’educazione. “Gesù è il Maestro”, è la scritta che campeggia sul presbiterio, e fa da tetto alla grotta che accoglierà Gesù Bambino la notte di Natale.

Ogni giorno sarà affrontato un particolare tema che rimanda alla riscoperta dei valori alla base dell’educazione; un’educazione che non sia solo “sapersi comportare bene”, ma che sia, con le parole dell’arciprete, “prerogativa della libertà: saper osservare e scegliere tra bene e male”.

Domani mattina a celebrare sarà Mons. Vito Angiuli. Nato a Sannicandro, 58enne, sacerdote dal 1977, già pro-vicario generale della Dicoesi di Bari-Bitonto, il 4 dicembre scorso è stato ordinato Vescovo.

Nella giornata di domenica farà il suo ingresso nella sua diocesi, Ugento-Santa Maria di Leuca, dove succederà al nostro cittadino onorario Mons. Vito De Grisantis, scomparso il 1 aprile scorso.

E proprio in virtù dell’ancora vivo legame tra la città di Turi e la diocesi di Mons. De Gristantis, il suo successore sarà a Turi domattina, a celebrare il secondo giorno della Novena di Natale e a pregare assieme alla comunità turese.

Domani sarà affrontato il tema “La pretesa di educare senza Dio”.

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