SCHITTULLI: ‘IL GOVERNO NON VA A CASA’
NEL POMERIGGIO IL VERDETTO DA MONTECITORIO
“Non vanno a casa, perché nessuno – destra, sinistra, centro – vuole andare a casa. Questa è la verità”. Così il Prof. Francesco Schittulli, Presidente della Provincia di Bari, in esclusiva per noi, a La Voce del Paese, in visita a Polignano e nel resto dell’interland Barese.
Solo poche ore di concitazione ci dividono dal voto di fiducia al governo: oggi pomeriggio sapremo se sarà “25 aprile” – come ha scritto un noto critico italiano – o 14 dicembre 2010, non un giorno qualunque ma che – ne è convinto il presidente Schittulli – potrebbe segnare il giro di boa verso il completamento del mandato. La tenuta di Berlusconi in ogni caso, sarebbe compromessa dall’appoggio di un ‘governicchio’ a maggioranza risicata.
Di sicuro le cose vanno meglio in via Spalato, dove Schittulli si è insediato da poco più di un anno, e durante il quale ha dovuto fronteggiare tutt’al più qualche mal di pancia dei fittiani in quota ‘Puglia prima di Tutto’.
“L’ho detto in tempi non sospetti – prosegue – sono certo di poter affermare che non vanno a casa, perché a casa non ci vuole andare nessuno, né centro, né destra, né sinistra. Quindi abbiamo perso sette mesi, invece di affrontare i problemi seri della gente a parlare di tutt’altro, dal gossip alla casa di Montecarlo, dicendo che tutti vogliono le elezioni anche se in realtà nessuno le vuole, continuando così a prendere in giro l’elettore”.
‘VITTIME DI UNA SUPER OLIGARCHIA’ – Schittulli critica tutti, compreso l’attuale sistema elettorale, il cosiddetto Porcellum:
“tutti parlano di legge elettorale ma nessuno vuole cambiarla perché siamo di fronte ad una super oligarchia. Venti persone di destra, centro e sinistra comandano l’Italia e stabiliscono chi debba essere il rappresentante del popolo, chi debba andare ad esprimersi come uno yes man senza rispondere ai cittadini. Inoltre, non c’è alcuna proposta alternativa da parte di tutta l’opposizione all’attuale legge elettorale, quindi parliamo di una doppia presa in giro sia per quanto riguarda le elezioni – che non ci saranno – che per quanto riguarda la legge elettorale che non cambierà”.
Il presidente confida nel ruolo dei giovani: “tocca a loro rinverdire la situazione e mettere freno a questa politica che, così com’è, non darà buone aspettative per il nostro Paese”.
Intanto, sono a rischio i fondi per finanziare il Piano strategico Metropoli Terra di Bari, l’area vasta che include trentuno comuni della Provincia, compresa Turi. Il paradosso è che i soldi ci sono, come abbiamo già ampiamente argomentato, ma restano congelati nelle casse della Regione Puglia con la spada di Damocle del patto di stabilità che pende paurosamente.
Dall’ultimo consiglio metropolitano dei sindaci di giovedì scorso, apprendiamo che si stanno studiando strategie e metodi per sbloccare questa montagna di soldi tramite una legge nazionale ad hoc.
“La regione potrebbe erogarli – osserva Schittulli – ma li trattiene per non andare fuori dal Patto di stabilità. Alla Provincia di Bari, invece, siamo riusciti a mantenere fede al Patto di stabilità e siamo andati in soccorso delle altre province come quelle di Brindisi e Taranto, perché io credo fortemente nello spirito di solidarietà. Per il rilancio della Puglia e della Terra di Bari dobbiamo muoverci sul versante dell’agricoltura, dell’infrastruttura e del turismo. Agricoltura moderna e industrializzata che sappia commercializzare i prodotti di qualità. Diventeremo competitivi attraverso la progettualità di infrastrutture che possano arrivare al mondo. E un turismo che non sia limitato ai soli mesi estivi.”