ONOFRIO RESTA PREMIO TURI 2010: CÁZZE CE CHÉPE!
L’Ottimo Onofrio si è aggiudicato il Premio Turi 2010. Ordinario universitario, primario Ospedaliero, Ottimi risultati nei disturbi respiratori nel sonno. Onirico. Onnisciente. Onnivoro.
Crede di vivere nell’Olimpo, Ogni tanto scende e compare all’Orizzonte. Cammina per via xx Settembre con calma Olimpica, adora lavarsi con Olà e si fa Odorare Ossequiosamente. Odoroso.
E poi Colto. Elegante. Educato. Ricercato. Persuasivo. E… Ambizioso. Dimenticavo, Grosso conoscitore dell’animo femminile.
Ci tiene a Turi, ai Turesi, a tutta la Provincia. Ma ci tiene: “Prìme de tùtte… alla Pùglia”. T’AVÁ CATTÉ CE NAN TE CANÒSCE!
C’è chi dice che Onofrio Resta non ci tiene a fare il sindaco di Turi. “’NDO’ PAìSE D’ì CECHÉTE, CÚDDE CHE N’UÉCCHIE FÉSCE U’ SìNECHE”. Ma le elezioni fra non molto ci saranno e per Onofrio si stanno già mobilitando tutti:
dai Moderati made in Leospada, agli estremisti di Vitelènète, agli estremisti di centro di Frànghepètrère, alla Societàcivìle che fa capo a Domenicalenàto, I ragazzi dell’ultima ora, Quelli che… la politica ce l’abbiamo nel sangue, L’Intellighenzia borghese turese, Quelli che dove li metti là li trovi.
Onofrio Resta. Super-Specialista benestante. Di ottima famiglia. Da sempre nella storia di Turi. Difficilmente ne uscirà. Gli piace recitare il ruolo del bel tenebroso. E ha di sé un alto concetto.
Il periodo è un po’ MOSCIO, ma le potenzialità ci sono tutte e sono tante. Basta aspettare. Aspìjtt sèmbe. Ma sicuramente tornerà PRIMO in classifica.
Piace. Piace agli altri. Piace alla gente che piace. Piace soprattutto a se stesso. Ammirarlo non è difficile. E nemmeno amarlo.
Già sindaco di Turi. Eletto Primo-cittadino il 16 febbraio 1989. Dopo 4 mesi di trattative. Il nome di Onofrio Resta viene fuori dalla coalizione DC-PSI-PSDI. Nella sua prima intervista alla stampa locale afferma testualmente:
“Il fatto di non avere un cinema, di non avere strutture per il tempo libero, il fatto di scoprire ancora oggi che l’unico posto in cui ci si ritrova è la villa, è qualcosa di avvilente.”
Due anni dopo, alla vigilia di lasciare la poltrona di sindaco a Vito Donato Valentini, in una lettera aperta, scrive fra l’altro:
“In questi due anni trascorsi, siamo riusciti a essere attivi riguardo ai grandi problemi. Per esempio l’appalto per concessione del PIP, finora solo uno slogan, è un esempio di questo nostro impegno. Quanto al PRG, alla mancanza del quale viene imputato il caos urbanistico, siamo stati l’Amministrazione che ha approvato le deliberazioni dei preliminari e speriamo nei prossimi giorni di poterne affidare la realizzazione.”