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POLITICA NAZIONALE, PAROLA A GIOVANNI SETTANNI

settanni

In seguito alle vicissitudini che accompagnano la politica nazionale, abbiamo voluto porre alcune domande a due esponenti dalla natura politica opposta: Giovanni Settanni, esponente locale dell’ex Alleanza Nazionale, e Antonio Zita, giovane esponente locale del PD.

Esporremo in due parti le risposte alle rispettive domande.

Giovanni Settanni

Come abbiamo potuto notare in questi ultimi mesi è avvenuta la scissione tra il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini. Da cosa reputate abbia avuto origine questa spaccatura?

“Principalmente nasce da dissapori personali tra il Premier e il presidente della Camera. Ormai la politica mira solo al deterioramento dell’avversario su un terreno esclusivamente privato. Il contrasto tra i due esponenti potrebbe anche derivare da un desiderio di possedere la carica che impersona Silvio Berlusconi, anche se comunque non otterrà da Casini e alleati di sinistra ciò che ho poc’anzi espresso.”

Cosa ne pensa della creazione di un nuovo partito come Futuro e Libertà e di un avvicinamento alle sinistre nazionali?

“Con queste iniziative, il Presidente della Camera tradisce tutti i valori e la ricerca di un gran contenitore per la destra italiana. I Finiani turesi, sono comunque Berlusconiani, e non si prospetta nessuna alleanza con la sinistra locale.”

Sulla politica locale i due esponenti espongano le loro opinioni inerenti ai piani d’azione dell’amministrazione odierna.

“Vorrei affrontare, per la politica locale, il tema dell’approvazione del PUG, che avvenga una votazione favorevole sia dal voto di maggioranza sia dall’opposizione, tutto ciò al fine di esprimere amore per il nostro paese, in quanto porterà solo vantaggi. Inoltre proseguire spostandomi sulle farneticazioni del sedicente coordinatore della destra di Storace, che, a mala pena, rappresenta se stesso. Non lo dico io, ma tutte le volte che si è messo in lista non ha superato la doppia cifra. Invece di sparlare contro tutto e tutti è il momento di sedersi in panchina e far giocare gli altri.”

 

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