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ANTONIO ZITA: “PROVIAMO A FERMARE QUESTO SCEMPIO”

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La Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge Gelmini, al tempo stesso continuano le manifestazioni degli studenti contro la riforma. Per l’approvazione definitiva, adesso il testo passa al Senato. Intanto Maria Stella Gelmini, ministro dell’Istruzione, dichiara che il ddl sarà approvato entro il 13 dicembre.

A Bari, nella giornata di ieri, due cortei provenienti, uno dall’Ateneo, l’altro dal Politecnico, si sono diretti insieme verso il Teatro Petruzzelli al cui balcone centrale è stato appeso uno striscione con su scritto “Gelmini cala il sipario”. Nella prima fila del corteo che proveniva dal Politecnico abbiamo notato un ragazzo turese: Antonio Zita, che fa parte del sindacato studentesco ed è delegato-responsabile allo studio. A Zita, esponente di primo piano del Partito democratico turese, abbiamo rivolto alcune domande.

Come sta proseguendo a Bari la mobilitazione?

“Prosegue bene. Stiamo mettendo in campo tutta una serie di iniziative. Abbiamo occupato Scienze politiche e una parte del Politecnico.”

Che aria tira fra voi manifestanti?

“A Bari tira un’aria di voglia di lottare, di provare a fermare questo scempio. Vogliamo, nonostante alla Camera sia stato approvato il disegno di legge, continuare a lottare.

Come tempi? Siamo strettamente legati ai passaggi della legge al Senato e alla ‘fiducia’ del 14 dicembre.”

Ci sono sui giornali delle dichiarazioni di esponenti del governo che esprimono giudizi negativi nei vostri confronti. Come reagite a queste provocazioni?

“Reagiamo continuando con la nostra protesta, resistendo e senza mai demordere. E e a chi vuole strumentalizzare questo tipo di iniziative, rispondiamo che non ci sono spazi per fare, di queste azioni importanti, delle vetrine personali.”

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