GIGA: ANCHE I POLITICI DI RAZZA VANNO A CASA…
Vincenzo Gigantelli. Negli ultimi mesi ce l’ha messa tutta. Con pazienza. Con costanza. Con i suoi SETTE rimpasti capitali. Con le sue SETTE giunte per sette rimpasti. Con la sua creatività. Con il suo esserci e non esserci. Con il suo più non esserci, che esserci.
Con il suo circondarsi di vice-sindaci e addetti-stampa. Con il suo attingere dalla minoranza. Con il suo insistere nel non volere Natalino. Con il suo smembrare la maggioranza. Con il suo comporre e scomporre il puzzle, fino a decomporlo.
Con il suo affidarsi totalmente a Tateo. Con dare un assessorato persino a Vito Totaro. Con le sue idee bizzarre (cosa voleva mettere al posto dell’ex cinema Zaccheo?). Con via Lorenzo Scarnera “ad usum delphini”. Con via Francesco Valentini da attraversare col traghetto.
Con le strade ‘bucate’. Con via XX Settembre ‘parcheggiata’ a destra e a manca. Con un’assenza cronica di nuove idee. Con tanto, troppo ‘vivi e lascia vivere’.
Con un’Amministrazione che, tanto non ha fatto, è riuscita a far peggio di quella con Nico(la) De Grisantis sindaco…
GIGA VISTO E RI-VISTO DA UN ‘OCCHIO’ DI RIGUARDO
Vincenzo Gigantelli. Politico di vocazione. Negli ultimi tempi sempre più scollegato. E ultimamente i conti non gli tornano più. Ma continua a stravedere per se stesso. Pieno di sé. Ripieno.
Ama i dibattiti a patto che gli interlocutori stiano zitti. E odia il contraddittorio e chi lo contraddice. Non fa altro che perdere colpi.
Finirà per abbandonare la politica e, rivolto al suo vice-sindaco in pectore: “Franco, fra non molto, tutta questa maggioranza sgangherata sarà tua”.
Affabulatore, piazzista. In un’ora venderebbe forse più materassi di De Grisantis. E, comunque, sarebbe una bella lotta…
