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40 ANNI FA IL PRIMO NUMERO DI TURI-CHIESA MADRE

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Quaranta anni fa, nel dicembre del 1970, veniva alla luce il primo numero del periodico “Turi-Chiesa Madre” voluto con tutte le sue forze da don Vito Ingellis. Sotto la testata scrisse che si trattava di ‘periodico formativo e informativo’ pregno di ‘Fede, storia, folklore ed… altro’, di ‘Briciole di un po’ di tutto’, e apparteneva alla Parrocchia S. M. Assunta.

Sempre in prima pagina la sagoma dell’Italia con in evidenza la parola TURI e un articolo di presentazione a tutta pagina intitolato PREMESSA, firmato da don Vito, che, sperando di fare cosa gradita, riportiamo interamente:

“Miei cari, vi sarete chiesti, ricevendo questo ciclostilato, cosa sia e donde venga. Nella pletora di carta stampata, vuole essere un modesto contributo alla nostra cara terra, un periodico senza eccessive pretese, che porti notizie a chi è ancora innamorato del ‘natìo borgo’, a chi ama il paese in cui trascorse o vive ore serene, a chi preferisce l’aria di festa, fatta di piccole gioie godute in semplicità. Servirà, speriamo, a richiamare l’attenzione, a ricordare, a far conoscere tante piccole cose, a vivere alcuni attimi in un clima distensivo che, aldilà delle ansie quotidiane fa respirare lo spirito e conduce a celesti cose.

Il primo numero vuole essere un omaggio a Sant’Oronzo, del quale si dovrà rifare il carro. Questo ciclostilato quale periodicità avrà? E’ assolutamente prematuro dirlo. Dipenderà da molti fattori, non escluso quello economico. L’iniziativa si ripeterà, se riuscirà ad interessare, se ‘ingranerà’, se la critica demolitrice, che sa solo essere linguacciuta, non riuscirà a scoraggiare chi parte con entusiasmo. Insomma, speriamo bene ed abbiamo fiducia nella Provvidenza.

A tutti i turesi, ovunque essi siano, saluti e benedizioni.”

Turi-Chiesa Madre durò dal 1970 al 1993. Stampati la bellezza di 43 numeri. Furono 23 anni di lavoro pesante misto ad un entusiasmo che cresceva visti i consensi da parte dei turesi, soprattutto di quelli sparsi per il mondo, i quali vedevano in quel giornale una continuità con la loro terra, con le loro origini.

Tutto quel gran lavoro e tutta la pazienza per fare di quel periodico qualcosa di veramente importante, sono stati ripagati in questi anni, essendo Turi-Chiesa Madre diventato un mezzo di riferimento imprescindibile per chi abbia fatto ricerche storiche su Turi.

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