LA SCUOLA NON DEVE AVERE COLORE POLITICO
In seguito al dibattito intrattenuto dai membri del Circolo “A. Gramsci” sui problemi della scuola e sulla difficile situazione in cui vige l’economia scolastica, turese e nazionale, abbiamo chiesto alla rappresentante dei genitori turesi, Angela Cicerone, la sua impressione sulla giornata e il modo in cui, la maggior parte delle famiglie, hanno accolto l’iniziativa mattutina e serale.
“Ho partecipato alla serata perché ritengo che il mondo scolastico e le problematiche che si affrontano a riguardo non debbano avere bandiere politiche” – afferma la presidente dell’Associazione Genitori turesi. “Ci avrei partecipato indipendentemente da chi lo avesse organizzato. Ogni cosa riguardante la scuola, o meglio, la salvaguardia e la serena vita scolastica dei bambini è di interesse comune e per questo fine tutti devono collaborare, senza guardare l’ala politica di appartenenza”.
Lei che era presente sabato mattina al gesto simbolico della distribuzione di carta igienica, che impressioni ha raccolto da parte dei genitori?
“Molti di loro, in effetti, non erano a conoscenza della dimostrazione che il Circolo “A. Gramsci” avrebbe fatto. Alcuni genitori infatti sono rimasti perplessi, altri ancora ne erano incuriositi; c’era chi ha accolto ed ha compreso le motivazioni e chi, magari con un sorriso, si è portato a casa il rotolo. È comunque la prima volta che mi hanno omaggiato di carta igienica, anche se avrei donato qualche rotolo a chi, passato e presente, ha ridotto la scuola italiana in questo stato!”
Riguardo invece l’appuntamento pomeridiano, come hanno reagito le famiglie?
“Purtroppo devo evidenziare la scarsa presenza delle famiglie, dei genitori, molti dei quali spesso evitano o neppure si informano sulle novità che riguardano il mondo scolastico. Senza la conoscenza dei cambiamenti, delle riforme o delle direttive, come ci può essere dialogo e confronto con la scuola? Il benessere dei ragazzi parte anche dall’informazione”.
“Ogni azione politica riguardante il mondo scolastico – aggiunge la presidente dell’Associazione genitori – ricade sulla famiglia e ogni taglio apportato aggrava l’economia di ciascuna di essa”. Dall’acquisto di carta igienica o di sapone, continua, “anche se condivisa e volontaria, come nel caso del nostro paese, tutto comunque ricade sulle famiglie”, chiamate ogni giorno a rispondere a un’economia scolastica sempre più ristretta.