MINOIA: ‘PER IL PDL E’ UNA SITUAZIONE MOLTO STRANA’
Sulla condizione del PdL a livello nazionale e locale abbiamo voluto ascoltare l’opinione di Gino Minoia, tra gli esponenti del centro destra turese.
Come state vivendo a Turi questo particolare periodo che sta attraversando il Pdl a livello nazionale?
“E’ una situazione molto strana. Non sappiamo più in cosa credere e a chi credere. Qualche problema Berlusconi ce l’ha. Dispiace però che la sinistra, ma devo dire non Nichi Vendola, stia strumentalizzando eccessivamente l’accaduto, perché evidentemente altre argomentazioni più concrete non ne ha”.
Fini, dal canto suo…
“Esprime quello che una parte del Pdl pensa. Non vede di buon occhio il comportamento non lineare di Berlusconi. Persone che hanno votato a destra ma non si ritrovano nelle esternazioni del premier. Intanto Fini vira verso il centro dove, con Casini e Rutelli tenterà di mettere su il terzo polo. Finiani a Turi? Sicuramente ci sono ma stanno aspettando ad uscire allo scoperto.”
Gino Minoia, già coordinatore di Forza Italia, è ancora il coordinatore del Pdl turese?
“Il Pdl inteso come partito, mai ufficializzato mediante un congresso, non esiste e io non sono il coordinatore di niente. Sono il primo dei non eletti, questo sì.”
Gigantelli e i suoi sette ‘rimpasti’. Si amministra così adesso?
“Enzo cerca di chiudere la partita, portando a casa il risultato finale. Certe volte ti devi accontentare di non perdere con molti punti di scarto.”
A giugno alcuni assessori furono tolti dalla Giunta perché non andavano bene, a settembre sono stati rimessi. Cosa è successo durante l’estate?
“Lo devi chiedere a chi ha condotto la trattativa. Io non mi sono interessato, la situazione si è così deteriorata che non mi interessa più. Enzo Gigantelli, pur di portare a termine il mandato, ha dovuto subire delle pressioni.”
Le elezioni comunali possono far uscire Turi dalla palude in cui è stata spinta?