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LA PPDT ATTACCA L’ASSESSORE ANTONIO TATEO

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In seguito alle dichiarazioni rilasciate dall’assessore Antonio Tateo nell’intervista a Turiweb di qualche giorno fa, il gruppo politico de La Puglia Prima di Tutto, rappresentato localmente da Leo Spada, ma avente come esponenti attivi sul territorio soprattutto il dipendente comunale Vito Lenato e il consigliere comunale Franco Petrera, domenica mattina ha esposto tre manifesti nelle villa comunale e in Piazza Aldo Moro indirizzati proprio a Tateo (foto in fondo all’articolo).
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Il testo riportato su di essi aveva l’obiettivo di controbattere con forza a quanto lo stesso assessore esterno aveva dichiarato nella sua intervista, e cioè di non voler “perdere tempo con un soggetto che i turesi conoscono bene essere avvezzo alla provocazione, farneticazione, al tradimento seriale in politica, incline da una vita a denigrare gli altri, al litigio e al conflitto sul posto di lavoro, tanto da essere stato sanzionato disciplinarmente e da ultimo, ad inventarsi letteralmente l’esistenza di una normativa sull’elevata professionalità specifica che bisogna avere per fare l’assessore esterno”. Tali dichiarazioni, pur senza far nomi, erano chiaramente riferite al signor Lenato.

Infine, difendendo il proprio operato e rigettando le pesanti parole ricevute durante le uscite politiche del suddetto partito, aveva dichiarato: “Agli insulti, diffamazioni, calunnie, dileggi, livori e bugie preferisco la noncuranza non lasciandomi nè intimidire nè piegare, ma continuando, da persona perbene, ad amministrare con passione e al meglio il nostro paese”. “Il tempo, che è galantuomo, dimostrerà chi agisce con falsi intendimenti!”

Ma andiamo a ritroso. Cosa era stato detto di preciso dai rappresentanti de La Puglia Prima di Tutto durante l’ultimo comizio in piazza Silvio Orlandi? Ecco il passo letto da Vito Lenato nel momento in cui venne tirato in ballo l’assessore esterno.lenato-sindaco-vattene

“…di Tateo non possiamo dire che abbia subito l’umiliazione come politico, lui non è stato votato dai cittadini, è lì a fare l’assessore esterno per sua personale arroganza ed inclinazione alla usurpazione dei diritti di altri consiglieri che a maggio 2007 con la lista “Turi nel cuore” ci hanno messo la faccia, hanno avuto il coraggio di candidarsi e di farsi giudicare dagli elettori.

A Tateo è mancato questo coraggio. E non è difficile immaginare perché gli sia mancato il coraggio di candidarsi…

…la reazione di Tateo la conosciamo tutti, l’abbiamo letta tutti sui giornali locali “ Ho chiuso con la politica”. Tateo è tornato a fare l’Assessore esterno. Mi rifiuto di commentare. L’atto si commenta da sé.

Pochi sanno cosa ha fatto Tateo dietro le quinte  per farsi reintegrare nella penosa e stucchevole settima Giunta Gigantelli.

A proposito di Assessore esterno. La normativa sugli Enti Locali prevede sicuramente la figura dell’Assessore esterno. Nulla di illegittimo. Se il Sindaco ritiene necessario arricchire la Giunta con una professionalità specifica che manca nell’ambito dei consiglieri eletti dal popolo, può sicuramente ricorrere ad incaricare un esterno. Però, dalla stessa normativa a proposito  dell’Assessore esterno, si evince chiaramente che, il ricorso a figure esterne deve essere giustificato dalla elevata professionalità specifica in una determinata materia comunale.”

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