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PROBLEMI ALL’USCITA DI SCUOLA DEI BAMBINI

scuolaaaaa

 

La pioggia e gli acquazzoni improvvisi, si sa, creano spesso disagi, ma quanto è accaduto ieri nella tarda mattinata, sembra tanto assurdo, quanto curioso. Teatro dell’accaduto la Scuola Elementare di Turi e più precisamente il padiglione delle seconde e terze classi.
Ostacolati dalla pioggia torrenziale, tutti i genitori degli alunni si sono affollati all’ingresso del padiglione con l’intento, come accadeva negli anni precedenti, di prelevare i propri figli dalle rispettive classi e condurli a casa. Tutti, però, sono stati fermati dallo stesso direttore, che ha impedito ai genitori di entrare e prendere i propri figli dalle classi. Un grande disordine, colorito da pesanti accuse e comportamenti litigiosi, ha reso più difficoltosa l’uscita degli alunni.
La pratica dell’entrata dei genitori nel padiglione, usuale fino a pochi giorni fa, è divenuta ora un divieto secondo il nuovo regolamento scolastico esposto dal dirigente P. Vernì durante la riunione dello scorso 14 ottobre. Secondo quanto i regolamenti scolastici prevedono, infatti, i genitori devono attendere i propri figli all’ingresso del plesso scolastico, senza entrare nei padiglioni o nelle classi.
“Purtroppo – ci spiega la signora Angela Cicerone, presidente dell’Associazione Genitori – durante quell’occasione, la confusione impedì a molti genitori di comprendere le parole del direttore. Molti altri, invece, non erano neppure presenti, quindi non potevano conoscere le nuove disposizioni e si sono comportati come erano soliti fare fino al giorno precedente”.
Nessuno dei genitori, appunto, ha ricevuto una comunicazione scritta delle nuove regole e solo in pochi ne erano a conoscenza. Infatti, aggiunge la presidente Cicerone, “la mancata comunicazione scritta ha indotto molti genitori, all’ora di uscita dei figli da scuola, ad affollarsi all’ingresso del padiglione e creare un vero disordine aggravato dalla pioggia torrenziale e dai tanti ombrelli aperti”. Prosegue dando piena solidarietà al direttore Vernì “che ha voluto far rispettare la legge in merito alla sicurezza dei bambini all’interno della scuola e non condividiamo gli atteggiamenti poco educati che molti genitori hanno dimostrato”. Parlare civilmente avrebbe permesso di affrontare diversamente il problema e informare tutti i genitori avrebbe giovato al rispetto delle regole.
La signora Cicerone infine commenta: “se si è creato questo problema è anche a causa della mancanza di una copertura adeguata che permetta ai bambini di proteggersi dalla pioggia entrando o uscendo da scuola. In diverse occasioni la nostra associazione ha denunciato questa necessità e mai come ieri sarebbe stata utile”.
La pioggia e gli acquazzoni improvvisi, si sa, creano spesso disagi, ma quanto è accaduto ieri nella tarda mattinata, sembra tanto assurdo, quanto curioso. Teatro dell’accaduto la Scuola Elementare di Turi e più precisamente il padiglione delle seconde e terze classi.

Ostacolati dalla pioggia torrenziale, tutti i genitori degli alunni si sono affollati all’ingresso del padiglione con l’intento, come accadeva negli anni precedenti, di prelevare i propri figli dalle rispettive classi e condurli a casa. Tutti, però, sono stati fermati dallo stesso direttore, che ha impedito ai genitori di entrare e prendere i propri figli dalle classi. Un grande disordine, colorito da pesanti accuse e comportamenti litigiosi, ha reso più difficoltosa l’uscita degli alunni.

La pratica dell’entrata dei genitori nel padiglione, usuale fino a pochi giorni fa, è divenuta ora un divieto secondo il nuovo regolamento scolastico esposto dal dirigente P. Vernì durante la riunione dello scorso 14 ottobre. Secondo quanto i regolamenti scolastici prevedono, infatti, i genitori devono attendere i propri figli all’ingresso del plesso scolastico, senza entrare nei padiglioni o nelle classi.

“Purtroppo – ci spiega la signora Angela Cicerone, presidente dell’Associazione Genitori – durante quell’occasione, la confusione impedì a molti genitori di comprendere le parole del direttore. Molti altri, invece, non erano neppure presenti, quindi non potevano conoscere le nuove disposizioni e si sono comportati come erano soliti fare fino al giorno precedente”.

Nessuno dei genitori, appunto, ha ricevuto una comunicazione scritta delle nuove regole e solo in pochi ne erano a conoscenza. Infatti, aggiunge la presidente Cicerone, “la mancata comunicazione scritta ha indotto molti genitori, all’ora di uscita dei figli da scuola, ad affollarsi all’ingresso del padiglione e creare un vero disordine aggravato dalla pioggia torrenziale e dai tanti ombrelli aperti”. Prosegue dando piena solidarietà al direttore Vernì “che ha voluto far rispettare la legge in merito alla sicurezza dei bambini all’interno della scuola e non condividiamo gli atteggiamenti poco educati che molti genitori hanno dimostrato”. Parlare civilmente avrebbe permesso di affrontare diversamente il problema e informare tutti i genitori avrebbe giovato al rispetto delle regole.

La signora Cicerone infine commenta: “se si è creato questo problema è anche a causa della mancanza di una copertura adeguata che permetta ai bambini di proteggersi dalla pioggia entrando o uscendo da scuola. In diverse occasioni la nostra associazione ha denunciato questa necessità e mai come ieri sarebbe stata utile”.

 

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