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Attualità

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA SI PUO’ E SI DEVE

discarica--8-10-10

Riceviamo e Pubblichiamo.

 


 

Sincerità per sincerità: durante la scorsa settimana, la paura che Napoli non fosse a 250 km ma dietro l’angolo ha fatto 90. Si sono rincorsi provvedimenti sindacali conseguenti più a litigi in atto tra Istituzioni (Regione, Comuni, TAR, Consiglio di Stato, ATO Ba 5) che a reali provvedimenti finalizzati a dare una spinta decisiva alla raccolta differenziata.

In questi giorni si vive un’apparente tranquillità che purtroppo avrà vita breve: a fine mese il problema si ripresenterà in tutta la sua gravità. Questo perché i diversi Comuni del nostro ATO e non solo non stanno affrontando alla radice il problema: la raccolta differenziata nell’ATO Ba 5, quale dato medio, non può e non deve essere del 13%. Non basta il 24 % di Gioia del Colle (Comune più virtuoso tra i 21 del nostro bacino territoriale) o il 21,4% di Turi. E’ necessario raggiungere quanto prima il 40 – 50 %  di raccolta differenziata per almeno 3 motivi:

1) così come nessun cittadino vuole nei pressi della propria abitazione il cassonetto dei rifiuti, così nessun Comune vuole sul proprio territorio una discarica. I territori di Conversano, Mola di Bari e Rutigliano da decenni sono messi a dura prova a rischio ambientale: anche il limite di sopportazione e la pazienza dei cittadini residenti in quei territori ha raggiunto il culmine al pari della discarica Martucci. Non ne possono più così come la discarica è colma e non può più contenere altri rifiuti;

2) la questione ambientale non può essere più trattata come lo è stata fino ad oggi. E’ necessario convincere il più riottoso cittadino che la differenziazione dei rifiuti si deve fare perché gli conviene e perchè è un dovere verso i suoi concittadini e verso i cittadini delle altre comunità. Accrescere, a questo proposito, il senso civico di ciascuno è certamente compito delle Istituzioni ma deve partire da noi stessi: noi non possiamo chiedere agli altri di fare i sacrifici che noi non vogliamo fare. E’ un piccolo impegno di ciascuno di noi quello di separare, nelle nostre case, i rifiuti fino a depositare nei cassonetti dell’indifferenziata quanto non più separabile e solo questo deve essere conferito in discarica.

c) portare i rifiuti in discarica costa. Non si può chiedere o sperare nella riduzione della tassa rifiuti se non riduciamo il costo dei rifiuti che produciamo. Il costo che il Comune sostiene, a sua volta, è conseguente al nostro comportamento: più rifiuti portiamo nei cassonetti dell’indifferenziata e più costa portarli in discarica. Nel 2009 il nostro Comune ha sostenuto una spesa per oltre 400.000 euro che ha semplicemente (e non poteva fare diversamente perché lo impone la legge) recuperato da noi cittadini residenti sotto forma di tassa. Per cui, più saremo capaci di contribuire, con comportamenti virtuosi e responsabili, a ridurre quel costo meno potremo pagare di TARSU. Saremo capaci ? Dipenderà solo da noi.

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