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CRISI ECOLOGICA, LOVASCIO IN CONFERENZA STAMPA

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La conferenza stampa, tenutasi lo scorso 12 ottobre, che Giuseppe Lovascio, nel duplice mandato di Sindaco di Conversano e Presidente dell’ATO Bari 5, ha convocato in conseguenza dell’ordinanza della Regione – la quale ha magistralmente dribblato l’emergenza rifiuti – è stata tutta incentrata sul concetto di “responsabilità dell’amministratore”. Prevale, insomma, quella che in altri tempi si sarebbe chiamata “Ragion di Stato”, stridente con “l’ethos della pancia”, eppure inderogabile.

Venendo alla sostanza, Lovascio ha mostrato piena soddisfazione per l’ultima ordinanza, la quale invera perentoriamente l’obiettivo, condiviso dall’intera ATO, della partenza dell’impianto complesso, in un periodo “non superiore ai 30 giorni”. Con qualche mese di ritardo, la Regione “ordina a se stessa” – almeno sulla carta – di chiudere il ciclo della lavorazione del rifiuto in Contrada Martucci.

politici“È un impegno che la Regione – continua il Lovascio – non prende solo con il Comune di Conversano, dove insiste l’impianto, ma con tutti gli altri Comuni del bacino, altrettanto interessati alla vicenda”. Rimandate dunque al mittente le critiche in base alle quali il Presidente dell’ATO – che si identifica con il Sindaco di Conversano – non avrebbe dovuto impugnare l’ordinanza regionale: “Il ciclo corretto dei rifiuti non fa bene solo a Conversano e a Mola ma alla totalità dei territori, perciò il ricorso era nell’interesse comune”.

Passando poi ad illustrare la strategia del prossimo futuro, il primo cittadino spiega che per i prossimi 30 giorni la Regione – non disponendo delle risorse necessarie a farsi carico delle spese di trasferenza dei rifiuti fuori Provincia – ha previsto il conferimento dei rifiuti presso la discarica di servizio e soccorso.

“Ogni rosa ha la sua spina” ed anche questa ordinanza non potrà essere momentaneamente rispettata: a seguito di una perizia della “nuova” discarica, si è constato che, a causa delle piogge degli ultimi giorni, sono necessari alcuni lavori. Come vi anticipavamo, per i prossimi 7 giorni si continuerà ad “usufruire” del terzo lotto. “L’alternativa – commenta Lovascio – sarebbero i rifiuti per strada, a meno ché qualcuno non abbia suggerimenti alternativi da porre in essere responsabilmente in funzione delle esigenze di igiene pubblica; se al contrario si vuole solo speculare, non siamo disponibili”.

Infine, una panoramica sul prosieguo dell’impegno amministrativo: “Una volta chiusa la partita dell’impianto, bisognerà sensibilizzare sulla raccolta differenziata; abbiamo un mese di tempo per “costringere” i nostri cittadini ad abbattere la produzione di rifiuti e a differenziarli”.

Donde l’appello di collaborazione con l’amministrazione rivolto alle associazioni: “Serve forza lavoro” e mi spiace che proprio in questo momento l’ex assessore Loiacono si sia tirato indietro. Dimettersi è la cosa più facile del mondo, lavorare comporta molti doveri e altrettante critiche. Quando però i risultati arrivano, appartengono a chi si è impegnato”.

Il banco di prova è fissato fra 30 giorni: se per tale scadenza gli impegni non saranno onorati si prenderanno le dovute iniziative. “Nel frattempo – chiude Lovascio – la polemica con la Regione deve andare scemando. Oggi la priorità è risolvere i problemi e in tale ottica voglio essere il primo ad assicurare la piena collaborazione con l’assessore Lorenzo Nicastro e il suo staff, mettendo da parte le responsabilità politiche”.

Seguirà il contributo video delle domande dei giornalisti presenti.

 

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