ANCORA UN CASO DI RANDAGISMO IN PERIFERIA
Riceviamo e pubblichiamo la lettera ricevuta da un nostro lettore.
Qualche giorno fa mi recavo in contrada ‘Lama’ dove possiedo una casa con annesso giardino recintato e protetto da cancello. Dopo aver parcheggiato la macchina davanti la mia abitazione ho subito fatto una macabra scoperta: il mio cane, regolarmente iscritto all’anagrafe canina, era privo di vita con il corpo all’interno del cancello e la testa che fuoriusciva dalla sbarre completamente dilaniata. Responsabili di questo sono stati dei cani randagi che spesso si aggirano in zona e anche in paese. Il fatto non è isolato in quanto due mesi fa il mio cane aveva subito un’altra aggressione.
Alla luce di questi fatti desidererei che vengano presi seri provvedimenti in quanto questi branchi sono un pericolo per altri cani per me e la mia famiglia anche perché io spesso mi reco in questa casa con mio figlio di soli due anni.
Marco Cellini