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TORNA DALLE FERIE LA SATIRA DI OCCHIOSALATO

ventrella

VOTO 10: Festa di sant’ Oronzo. Per fortuna a Turi c’è la Festa di sant’ Oronzo. E il nostro paese grazie ad essa, fa parlare di sé. Spesso però questa festa porta con sè  un limite: avviene tutto in una settimana. O, come quest’anno, NON AVVIENE UN GRANCHè IN TUTTA LA SETTIMANA. Ma il sindaco era (ed è?) impegnatissimo nel suo gioco preferito: il Rimpasto. Due parole di merito vanno a Marinuccio Di Venere che ha fatto della ‘Festa Grànne’ il simbolo di Turi. E, grazie alla festa, Marinuccio è diventato il simbolo di se stesso.

VOTO 9: Gepy Pugliese. Continua la scalata di GEPY. Passato al Varese, è un giocatore di serie B a tutti gli effetti. Secondo gli addetti ai lavori, ha tutte le carte in regola per arrivare alla Serie A. Ha mezzi tecnici, atletici e, cosa importantissima, si fa volere bene dalla tifoseria. Infine non ha come sponsor un Boccardi “càcce e mìtte sòlde” un anno e “càcce e NàN mìtte sòlde” l’anno successivo.

VOTO 8: Paolo Tundo. Fate attenzione a Tundo. Se non fa errori, se si continua a far passare per martire della politica nostrana, lo vedremo sicuramente VICE-SINDACO. Non solo. Rischia, alle prossime Comunali, di essere lui il candidato sindaco: proprio quello che temono Gigantelli e D’Addabbo. Sono stati loro a farlo diventare un ‘mostro’. Il ‘mostro’ Paolo Tundo fa carriera.

VOTO 7: Carmine Ventrella. Lo ricorderemo sempre ben disposto a darci una mano quando gli chiedevamo “le ultime” su via Scarnera o su “via Schumann’’ dove esercitava il mestiere di meccanico. Spesso era pronto ad elencare altri problemi di viabilità e così concludeva: “Se vuoi metti pure il nome mio.”

VOTO 6: Don Giovanni Amodio. Settimana di fuoco trascorsa sotto le cannonate dei commentatori di Turiweb. Commenti ‘sparati’ ad altezza di… arciprete. Senza pietà. Ecco un esempio “Debole con i forti e Forte con i deboli!! Questo è il Nostro arciprete! La sua comunità in questi anni ha visto pecore che si sono allontanate dal gregge e lui nelle vesti del Buon Pastore non ha fatto altro che chiudere la porta…” Commento di pecora smarrita! Complimenti!

VOTO5: Biagio Elefante. Le prossime ‘Comunali’ saranno per Biagio certamente l’ultima chiamata per entrare nella politica che conta. Se fallisce anche questo appuntamento rimane a vita nel sottobosco della politica, quello che non decide e che non conta nulla. Il suo nuovo partito, l’Idv di Di Pietro, è quello giusto per lui. Ma ciò che ci mette in apprensione è il Biagio Elefante assessore: riuscirà a resistere alla sua rissosità?

VOTO 4: Graziano Coppi. L’Asp Turi chiama e Graziano Coppi torna. Ma il suo ritorno è un gran brutto segno. E’ vero che è un vincente ma lo ricordiamo abbinato solamente alle serie inferiori. Soprannominato il sergente di ferro per le sue maniere spicce con cui tratta i giocatori, i quali sperano sia un tantino cambiato e migliorato. Chi di speranza vive…

VOTO 3: Vincenzo Gigantelli. Non è da lui ‘menare il can per l’aia’, rimanere dentro e fuori, mantenersi in una situazione ambigua, di attesa. Siamo tutti convinti che subito dopo sant’Oronzo una decisione sarà presa. In attesa, Enzo Gigantelli, ricordiamo, continua ad essere il sindaco di Turi.

VOTO 2:Natalino Ventrella. Natalino  guarda negli occhi la maggioranza. Ne è attratto irresistibilmente. Vorrebbe ma non può. Potrebbe ma non vuole. Vuole ma non lo vogliono. E intanto continua la sua indecisione su quale partito convergere le proprie idee che sono tante, in quantità industriale.

 

VOTO 1: Nico (la) De Grisantis. Si è ritagliato uno spazio tutto per sé su Turiweb. Da vecchio volpone della comunicazione. Ma viene impallinato da ogni angolazione dai commentatori che lasciano commenti che annienterebbero chiunque. Scegliamo parte del commento di Nico Catalano: “Gentilissimo Nico De Grisantis credo che per effettuare una coerente analisi della situazione del centro sinistra turese bisogna innanzitutto fare due cose : la prima è quella di smettere di pontificare, scendere dai piedistalli ed assumere una posizione politica netta e precisa e cioè lavorare in un partito anche se questo comporta forse: stare dietro le quinte e non essere ‘prima donna’; la seconda è essere razionali ed ammettere che nessuno è perfetto e tutto è migliorabile comprese le proprie azioni politiche…”. Amen.

 

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