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TANTO RUMORE, COSTRUZIONE ZERO

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Che le dimissioni del Sindaco fossero una sceneggiata organizzata più per motivi interni al partito di maggioranza che nell’interesse della Città, ormai sono convinte anche le pietre. Tant’è che l’interesse generale non ha tratto alcun beneficio dai costi sostenuti per la sua organizzazione, al punto che è legittimo chiedersi:

1) se è giusto che a pagare le spese sostenute relativamente ai manifesti ed al personale comunale impiegato per due sedute di consiglio organizzate ed andate deserte per le assenze dell’organizzatore (il Sindaco) e degli attori principali (la maggioranza) sia la collettività;

2) se è corretto utilizzare, fino a mortificarle, le Istituzioni per finalità proprie. D’altra parte, se la minoranza avesse partecipato alle sedute avrebbe messo maggiormente a nudo, con costi maggiori, l’inutilità pubblica di una questione politica interna ad un partito ed al cui interno doveva essere risolta: per cui il Sindaco ringrazi, ancora una volta, la generosa minoranza.

La lettera di dimissioni del Sindaco, data alla stampa e mai portata nell’aula consigliare come richiede l’art. 28 dello Statuto comunale, comunque, presenta interessanti spunti di riflessione riguardo la “ turesità”, le opere pubbliche ed il loro finanziamento.

Innanzitutto, la turesità di un nostro amministratore pubblico si misura dai risultati concreti ottenuti a favore della Città, non già da quelli sperati e propagandati.

Dopo 3 anni di amministrazione, non si vede un’opera pubblica importante (dico una) realizzata da questa amministrazione: quello che è stato fatto rinviene dal passato e del quale molto c’è da realizzare. Il progetto delle acque meteoriche (che gli attuali amministratori lo vivono più come un peso sulla coscienza che un’opportunità per la nostra comunità) fu meritevole di circa 3 milioni di euro di finanziamento a fondo perduto perché rispettava le condizioni del bando dell’epoca e fu il frutto di un impegno notevole degli amministratori di allora: 6 miliardi delle vecchie lire non li regala nessuno a cuor leggero se non ci metti anche l’anima. Per cui, basta con le chiacchiere e si pensi ad attuarlo con celerità, da un lato, e, se si è capaci, si pensi a fare meglio per la nostra Città con altre opportunità concrete e con maggiori finanziamenti a fondo perduto, dall’altro.

Quindi, la turesità si misura dalla capacità di fare meglio per la Città di Turi rispetto alla precedente amministrazione, altro che le chiacchiere da “Bar sport”. Ed a questo proposito, per concludere, l’attuale amministrazione potrà dimostrare una maggiore turesità della precedente solo quando avrà messo a disposizione della nostra comunità proprie opere pubbliche finanziate con risorse a fondo perduto maggiori di 11 milioni di euro (tanti quanti ottenuti dal precedenti governo locale). Al momento, dopo 3 anni, siamo a circa 2.

Quanto all’affermazione del Sindaco circa “la scelta di realizzare lavori pubblici senza alcun ricorso a mutui”, è necessario un chiarimento propedeutico facendo ricorso ad un banale esempio di vita quotidiana.

Un cittadino che deve comprare una casa se dispone dei soldi necessari l’acquista senza far ricorso al finanziamento altrimenti è costretto a contrarre un mutuo.

Ugualmente l’Ente pubblico, se dispone della somma necessaria per finanziare l’opera pubblica, non ricorre al finanziamento altrimenti non ha altra scelta.

Nella passata amministrazione, a volte, non c’erano risorse finanziarie neanche per fare lavori per 15.000 euro. Oggi, invece, che il Comune è stato inondato da oltre 5 milioni di euro di oneri di urbanizzazione (dal 2007 al 2010), frutto della svendita del territorio avvenuta in quest’ultimo triennio, sarebbe autolesionistico fare opere pubbliche (ma quali? ad oggi non si vede l’ombra!!!) ricorrendo allo strumento dei mutui.

Per cui, bando alle chiacchiere da Bar sport, si spendino i soldi che si incassano e non ci si attardi su positività (esempio l’avanzo di amministrazione 2009) che solo chi ha amministrato sa quanto siano infondate e dannose.

Concludendo: sono necessari un maggiore rispetto per le Istituzioni che si rappresentano, più fatti, meno parole da “ Bar Sport” e più competitività positiva e verso l’alto tra Amministrazioni nell’interesse unico della nostra Città.

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