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ALESSIA MARTALÒ: “HOLMES HOUSE”

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DR HOUSE E HOLMES A CONFRONTO, IL LIBRO DI ALESSIA MARTAL0’

Da quando è apparso per la prima volta in tv, nel 2004, Gregory House ha subito attirato a sé attenzione e ammirazione, affetto e critiche. Destinato a non passare inosservato, il suo fascino eccentrico, perennemente in bilico tra il medico che nessuno sceglierebbe e che tutti vorrebbero accanto a sé nel momento del bisogno, ha fatto breccia in tanti.

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La turese Alessia Martalò, 26 anni, una laurea in Informatica e la passione per i libri, gli ha dedicato il suo primo lavoro: un trattato (Arduino Sacco editore) in cui il medico più celebre del mondo è associato all’icona dell’investigazione e del giallo, Sherlock Holmes, concepito dalla mente di Sir Arthur Conan Doyle  alla fine del XIX secolo.

 

Holmes e House a confronto … Come nasce l’idea di un libro su di loro?

“Conoscevo Sherlock Holmes da diversi anni, avevo letto alcuni dei romanzi e racconti in cui è protagonista. Quando ho iniziato a seguire Dr House, circa 3 anni fa, ho colto subito delle somiglianze tra i due personaggi. Il modo di ragionare, l’approccio verso i casi, il rapporto con i pazienti o gli indiziati, il dipanarsi della storia attraverso supposizioni, errori, ipotesi e test.

Ho affrontato quindi la questione in modo molto più sistematico e dopo aver visto tutte le puntate del telefilm e letto tutti i romanzi e le raccolte di racconti di Conan Doyle, ho iniziato ad esaminare i punti di contatto, le analogie, le somiglianze tra i due personaggi.

E devo dire che mi sono divertita molto nello scoprire quanti riferimenti palesi a Sherlock Holmes ci sono in House!”

 

Che ci fa con il camice bianco un investigatore? … Sono davvero così simili Dr House e Sherlock Holmes?

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“Sono molto simili. In fondo, un omicidio o in generale un caso poliziesco è molto similare ad un caso medico. Da una parte il colpevole è una persona in carne ed ossa, dall’altra la malattia.

In un caso si fanno interrogatori, indagini, analisi chimiche, nell’altro si utilizzano esami, ma anche ispezioni dell’abitazione e del luogo di lavoro del paziente. E si fanno anche tante domande. In fin dei conti, House “interroga” i propri pazienti per scoprire la verità. E se può farlo senza avvicinarsi troppo al paziente, ma utilizzando solo test di laboratorio, esami clinici e anamnesi il caso lo appassiona ancora di più e la risoluzione di esso lo esalta e lo motiva incredibilmente.”

Anche Wilson, il migliore e forse unico amico di House, sembra ispirato a Watson, l’amico e biografo di Holmes. Cosa ti ha colpito di questa somiglianza?

“L’ispirazione è evidente, a partire dal cognome stesso dei personaggi e dal loro nome con la stessa iniziale (John Watson, James Wilson).

Watson e Wilson sono la coscienza di Holmes e House, permettono loro di restare con i piedi per terra, di evitare di mettere a repentaglio la vita del proprio cliente (o paziente che sia) per il solo gusto di scoprire la verità ancora una volta.

E’ poi evidente l’effetto “stimolante” dovuto alla semplice presenza della controparte: pensiamo a quante volte House, semplicemente chiacchierando con un confuso e incerto Wilson, ha avuto un’epifania ed è riuscito a risolvere immediatamente il caso.”

Con chi di loro ti piacerebbe uscire a cena?

“Con Sherlock Holmes. Mi farei raccontare i casi più curiosi, misteriosi e stravaganti con cui ha avuto a che fare. E poi mi divertirei a fargli indovinare qualcosa di me: House e Holmes sono degli osservatori provetti e sono in grado di intuire i particolari più intimi e insoliti della vita di chi hanno davanti con una semplice occhiata.

Non uscirei a cena con House semplicemente perché le mie nozioni mediche sono molto basilari e capirei ben poco se mi raccontasse i suoi casi clinici!”

Holmes è diventato l’icona della letteratura gialla, House ha ispirato numerosi lavori e serie tv, oltre ad essere un simbolo (da imitare o da evitare?) per medici e pazienti.  Cosa ha portato questi due personaggi a colpire  l’opinione pubblica tanto da condizionarla?

“Secondo i medici, House è assolutamente un esempio da evitare. Anzi, gli esperti sottolineano che un medico come House (che viola costantemente le regole) non potrebbe mai esercitare in nessun paese del mondo. E probabilmente nemmeno Holmes, nonostante sia un investigatore free lance, potrebbe operare indisturbato senza venire accusato di diversi tipi di reati come, uno fra tutti, la violazione di domicilio (reato che anche House commette frequentemente).

Nonostante questo, House e Holmes piacciono. Perché sono in grado di arrivare alla soluzione del caso praticamente sempre (e quando – raramente – sbagliano, ci sembrano più umani). House e Holmes ci rassicurano, ci fanno sentire tranquilli. E in un’epoca di incertezze e paure come quella che stiamo vivendo, tutto ciò è notevole. “

Qual è il futuro di Alessia scrittrice?

“A questa domanda non so davvero rispondere! Forse tutto dipende da come andrà questo libro. Ho scelto un altro lavoro, mi occupo di networking e per il momento la scrittura e la lettura sono una semplice passione. Non nascondo che mi piacerebbe scrivere ancora, ma ad oggi è soltanto un’idea remota… “

Oggi vivi e lavori a Milano. Si parla tanto della “fuga dei cervelli”. Bisogna davvero lasciare Turi per diventare “qualcuno”?

“Non è necessario lasciare Turi (o in generale, il proprio paese) per trovare fortuna. E’ innegabile che a Milano, così come in tutte le grande città, ci sono molte più opportunità, ma anche più concorrenza.

Per quanto mi riguarda, posso dire che sono legata a Milano dall’amore ed è essenzialmente per questo motivo che non penso di tornare a Turi molto presto.”

Cosa manca a Turi per crescere davvero?

“Opportunità, attività culturali, negozi, attrattive per tutte le età. Turi è invasa da forestieri soltanto durante la Sagra della ciliegia e la festa di Sant’Oronzo. Se ci fossero iniziative culturali durante tutto l’anno (cinema, teatro, conferenze, presentazioni di libri e film, serate di musica e canto, ludoteca…) sicuramente lo sarebbe anche in altre occasioni. E poi il tasto dolente dei negozi… Il Corso di Putignano è pieno zeppo di negozi di ogni tipo e per ogni età, mentre Turi da questo punto di vista è molto carente.

Se si affiancasse lo shopping alle attività culturali e ricreative Turi avrebbe senz’altro una marcia in più.

La fuga dei cervelli di cui mi chiedevi prima dipende, oltre che dalle maggiori opportunità lavorative, anche dal maggior numero di attrattive che le grandi città offrono. Naturalmente una piccola città come Turi non potrà mai competere con Bari o addirittura città più popolate come Milano o Roma, ma con un piccolo sforzo e soprattutto una progettualità di base di potranno avere ottimi risultati.”


Il libro di Alessia Martalò “Holmes House” è acquistabile dal sito dell’editore (http://www.arduinosacco.it/catalogo/index.php?libro=485&autore=Alessia%20Martalò) al prezzo di 15 euro più le spese di spedizione, con pagamento in contrassegno. Oppure presso alcune librerie on line, come IBS (attualmente con uno sconto del 5%) o Libreria Universitaria.

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