‘SINDACO SEI UN CIALTRONE. LA GIUNTA LAVORI O A CASA’
Così come abbiamo riportato le dichiarazioni forti della dott.ssa Resta fatte durante lo scorso Consiglio comunale, oggi ci occupiamo delle dichiarazioni degli altri consiglieri di opposizione, altrettanto pungenti e concluse con l’abbandono dell’aula.
Dott. Giuseppe Denovellis: “Ho richiesto gli studi di fattibilità ma mi è stato dato un unico documento che riguarda il cimitero. Io invece voglio sapere tutto quello che concerne i lavori pubblici degli ultimi due anni. Via Schuman è sparita dai programmi!
La politica sta già sprofondando. Noi dobbiamo dare credibilità e questa giunta non ce l’ha. Manca anche la trasparenza (tema su cui è stato delegato l’assessore D’Autilia), tanto è vero che non ho avuto ancora molti documenti richiesti. Ormai ci stiamo abituando a convocazioni anomale dei consigli, di lunedi o di mercoledì alle 15.30. Ci ritroviamo di fronte persone cacciate e ora di nuovo presenti. Non siamo credibili. Se tutto deve essere condizionato da persone e non si deve parlare di programmi non si può arrivare in consiglio senza aver discusso le più grosse problematiche.”
Rivolgendosi al consigliere Boccardi: “Pensavo che dopo aver ottenuto la sua carica prendesse in mano la situazione, ma lei prima si carica di certe posizioni e poi scarica man mano le persone che lo aiutano. Promettere in continuazione cose a qualcuno e venir meno è parte della politica, ma non sempre e non serve. Prima o poi sarà abbandonato e lei troverà altre sponde dove andare ad attingere. Lei è stata l’anima di questa amministrazione partita a razzo e ora si ritrova con una squadra mista. ‘Stet a fe’ le wagnari’. Queste sono ragazzate”.
Rivolgendosi al Sindaco: “Quando saranno date le deleghe, quando in commissione ci saranno persone che sanno di cosa si parla e ci sarà trasparenza verso chi chiede gli atti, allora io farò parte di nuovo di questo Consiglio. Mi sento defraudato nel compiere i miei compiti istituzionali. La vostra giunta è incapace di portare a termine il programma. Le dico che io le mie domande sull’urbanistica le farò, a prescindere da chi avrà la delega, sempre a lei e al vicesindaco D’Addabbo, perché finora avete gestito tutto. Quando ci sarà di nuovo la democrazia tornerò in aula.
Franco Petrera: “Nelle comunicazioni mi aspettavo le deleghe della giunta. Non è corretto che si faccia la giunta con gli assessori senza compiti. Non è mai successo nella storia di Turi quello che sta avvenendo in questi mesi.
Sindaco, stai portando Turi ad un degrado che fa spavento ed è frutto della pagliacciata che stai facendo. Voglio usare la parola che ha usato Tremonti per definirla: ‘cialtrone’. Non sta rispettando la cittadinanza. Viene in consiglio e ci convoca con argomenti di poca importanza, quando ci sarebbe da discutere del bilancio consultivo.
Ha fatto perdere l’amore per la politica e si deve vergognare”.
A quel punto l’espressione del sindaco ha fatto alterare non poco il consigliere Petrera che alzando la voce ha detto: “Non deve ridere, deve piangere. Si deve vergognare di cosa sta combinando in questo paese e in questo consiglio. Venga qui e dia le deleghe a chi deve lavorare per Turi.
E la strada LIDL? Cosa state facendo? La ditta è pronta per fare i lavori? Cosa li blocca? Non si vogliono fare gli espropri agli amici degli amici? Pensate che noi dell’opposizione siamo qui a guardare per aria? Noi abbiamo nelle mani la delibera di giunta che sarà portata da via Rutigliano in via Ginestre in maniera rettilinea. Avete l’obbligo di rispettare quel deliberato. Non potete fare una curva. Perché perdete tempo a ribaltare la situazione? Rispettate il progetto che voi stessi avete sottoscritto. E ricordate che su via Casamassima il progetto si conclude con la rotonda.
Lavorate o andate a casa. I numeri non li avete più perché ve li danno i due amici dell’opposizione Palasciano e D’autilia. Lei è solo un arrogante attaccato alla sedia. I cittadini non la sopportano più.
Dott. Piero Risplendente: “Non aggiungo altro a ciò che è stato detto dalla dott.ssa Resta. La chiarezza delle sue parole non lasciano spazio a molte altre parole. Siamo accomunati dall’idea di essere qui senza sapere cosa si deve fare. Da venti giorni non ci sono le deleghe. Ha nominato gli assessori pronti a fare cosa? Non lo sappiamo. Si rischia di assistere ad un ennesimo cambio di deleghe non ancora assegnate. Onori il mandato che le è stato affidato. Faccia il sindaco per gli interessi del paese. Quando riusciremo a capire che lei sta facendo questo allora rimarremo in consiglio a parlare dei punti all’ordine del giorno che i suoi uomini, in commissione, non conoscevano.
Dott. Mimmo Leogrande: “Condivido le dichiarazioni della dott.ssa Resta. Che sia uno o l’altro assessore poco importa. Chiunque sia nominato lo faccia e svolga bene il suo compito. La giunta nominata non è definitiva. Chi sono gli interlocutori per in vari settori? Noi consiglieri di opposizione a chi dobbiamo rivolgerci per i problemi da risolvere? Sindaco lei è responsabile del degrado della politica. La gente si chiede “ma che razza di consiglieri comunali siete se non siete in grado di portare avanti nulla?”. La colpa è sua. Sono meravigliato del suo atteggiamento. Qui c’è gente e lei in primis che ha dieci anni di esperienza amministrativa alle spalle. Mi sentivo tranquillo su quello che lei avrebbe potuto fare. Invece sono stato smentito e lei è il responsabile di questa farsa. Ho conosciuto in questi anni un altro Gigantelli. Non è stato capace di portare avanti nulla. Dal Gigantelli forte e tenace è diventato un Gigantelli facile da smussare. Non me la sento di rimanere qui a discutere di nessun argomento”.
Rivolgendosi ai consiglieri Palasciano e D’Autilia (ex opposizione) di cui Leogrande è stato il candidato sindaco durante le amministrative del 2007: “Voi due siete i maggiori responsabili insieme al sindaco di questa situazione. Tenete in piedi questa condizione imbarazzante. Siete i responsabili di questo sfacelo con l’appoggio che non avete dato sin dall’inizio. Riflettete sulla vostra posizione. Facevate parte di un’altra squadra con programmi ben diversi. Mi aspetto una reazione di serietà.
Se è un problema, sindaco, lei può nominarli tutti assessori. Deve avere il coraggio di fare una giunta composta da lei e da soli tre altri assessori per portare avanti un programma finora inesistente. Non si può cambiare ogni giorno persone e deleghe. Chi siede lì non ha nemmeno il tempo di affrontare i problemi, che sono tanti. Ci aspettiamo un atto di coraggio. Smettiamola con questi scambi. Se continuate sarete voi i responsabili di questo scempio.
Abbandono l’aula e lo farò sempre quando non potrò sapere gli argomenti e non avrò interlocutori”.
Insieme a Leogrande ha abbandonato l’aula anche Perniola, facente parte dello stesso gruppo consiliare.