RESTA:SINDACO, LE ISTITUZIONI SONO UNA COSA SERIA

Riportiamo integralmente la dichiarazione fatta dalla dott.ssa Tina Resta durante lo scorso consiglio comunale. Dopo aver letto la stessa, la consigliera ha abbandonato l’aula. Di lì a poco anche gli altri componenti dell’opposizione hanno fatto altrettanto, prendendo la parola e lasciando l’aula. Delle altre dichiarazioni ce ne occuperemo domani.

E’ la prima volta che ho avvertito l’esigenza di scrivere una dichiarazione politica, a livello personale, per esprimere il mio rammarico, la mia amarezza e la mia delusione verso una maggioranza ancora, dopo 3 anni, alla ricerca di se stessa.

Sindaco, le istituzioni sono una cosa seria e i ruoli che si ricoprono all’interno di esse sono il dettato di un impegno politico-amministrativo assunto primo con la propria coscienza e poi con i cittadini. Quale modello culturale – politico sta mostrando al consiglio comunale dei ragazzi?

Ho sempre pensato alla politica come entità viva che ha a cuore il suo territorio e la sua gente.

E’ vero, alcune volte nell’attività politica ci sono ostacoli burocratici che impediscono o rallentano la realizzazione di obbiettivi, altre volte però ci sono forti condizionamenti provenienti da interessi privati ,allora è necessario controllare e agire con coraggio per impedire illegalità spesso sommerse da atteggiamenti omertosi.

Altre volte, però, manca semplicemente la volontà, la dedizione, la passione, l’entusiasmo,  la cultura della collettività.

I progetti, i protocolli d’intesa, gli schemi finanziari, le delibere, le determine, sono diventate ormai il risultato di decisioni approssimative, direi quasi inconsapevoli.

In tutto questo tempo ha revocato deleghe, ha nominato e rinominato assessori, ha composto e ricomposto giunte.

Ha il potere di farlo, ma io vorrei confrontarmi sul palazzetto dello sport chiuso dopo la gestione della squadra di pallavolo, sui campi di calcetto inagibili ,sull’ efficacia dei Piani di Zona per le politiche sociali, sulla rimodulazione del Pirp, sul rendiconto di gestione con un avanzo di € 318.064,71 approvato in giunta il 17 giugno e che non riesce ancora ad approdare in C.C. (perché avanzano tanti soldi mentre il paese necessita di tanti interventi?), mi vorrei confrontare sulle modifiche del regolamento dei matrimoni civili dimenticato in qualche cassetto (si dava la possibilità di sposarsi anche la domenica), su una pista ciclabile costata € 100.000 che non esiste più, su un dissuasore ancora da rimuovere, sulla strada della Lidl per cui sembra che sappia tutto solo Franco D’Addabbo (questo lo ha dichiarato lei), sui lavori del chiosco dei Francescani, sui problemi irrisolti di viabilità di via F. Valentini, sul progetto delle acque reflue ridimensionato per noncuranza gestionale, su strade ancora dissestate, su strisce pedonali invisibili, su un cinema d’estate che forse partirà in autunno ….

Mi vorrei confrontare sui fatti.

Non si dice mai chiaramente quello che si intende fare. Ho il dubbio che spesso non lo sanno nemmeno molti dei suoi consiglieri.

In tutte le amministrazioni ci sono crisi e momenti conflittuali, ma il paese quanto tempo ancora dovrà aspettare per essere degnato di attenzioni?

Non voglio entrare nel merito delle tante tormentate assegnazioni delle deleghe assessorili.

A cosa servirebbe? A creare conflittualità e liti personali tra i consiglieri? A fare emergere dichiarazioni incoerenti che contrastano con gli obbiettivi di un programma elettorale ormai irrealizzabile?

Sindaco, non si può continuare a far scrivere sui giornali di un gruppo politico irresponsabile, impegnato a difendere posizioni personalistiche attraverso veti incrociati e di un sindaco incapace di ristabilire con autorevolezza un decoroso equilibrio all’interno di esso.

Non è una questione di colore politico, mi creda, è una questione di rispetto verso il Consiglio Comunale che presiede, ma soprattutto verso i suoi cittadini che attendono ancora risposte e interventi migliorativi per Turi.

Consigliere comunale

Dott.ssa Ippolita Resta