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VOTATO IL PIST TRA LE POLEMICHE DELL’OPPOSIZIONE

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Nel trambusto dell’azzeramento delle deleghe della vecchia giunta, della nomina di nuovi assessori e delle lamentele dell’opposizione, c’è stato anche il tempo di votare, durante l’ultimo Consiglio Comunale, il punto all’ordine del giorno relativo all’approvazione dello schema di convenzione per la redazione del PIST (Piano Integrato di Sviluppo Territoriale).

Giovedì 16, durante il primo dei tre consigli avvenuti uno dopo l’altro, l’assessore Tateo avrebbe dovuto relazionare sull’ argomento (questo fa pensare ad un’inaspettata defenestrazione) ma, prima ancora di farlo, avvenne il patatrac di cui tutti i nostri lettori, ormai, sono al corrente. Due giorni dopo è toccato al vicesindaco Franco D’Addabbo spiegare i cavilli di tale provvedimento. Quasi scontata la scontentezza della minoranza rispetto alle delucidazioni ricevute.

Sempre in merito a questo argomento, l’opposizione non ha ottenuto come richiesto una rivisitazione del punto che, per una maggiore chiarezza, avrebbe dovuto essere diviso in due parti: l’approvazione dello schema di convenzione e la variazione di bilancio ad esso correlato. La segretaria generale, dott.ssa Anglana, ha ribadito più volte che tale procedimento non era illegittima. Quindi la richiesta non è stata accolta e la maggioranza ha portato a casa i voti contrari di una minoranza che, in realtà, avrebbe voluto votare favorevolmente un tema che sta a cuore a tutti.

Con il PIST i comuni di Gioia del Colle, Sammichele, Turi e Casamassima sintetizzeranno gli elementi strategici che serviranno ad intervenire nel recupero dei centri urbani. Il progetto costerà 28mila euro a totale, e Turi contribuirà con un importo di poco superiore ai 5mila euro in virtù della proporzione demografica rappresentata nel gruppo dei comuni su citati. Come già avvenuto in passato, la minoranza, in particolar modo la dott.ssa Resta, il dott. Leogrande e il dott. Denovellis, ha lamentato lo scarso coinvolgimento dei cittadini nella redazione di tale piano.

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