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PESTICIDI IN AGRICOLTURA. RISCHI PER LA SALUTE?

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Si parla continuamente di giornate ecologiche o di ritorno alla natura, solo per limitare l’uso di macchine o di oggetti inquinanti che danneggiano la nostra salute. Per nostra fortuna abitiamo in un paese e in un territorio, poco corrotto dalle macchine o dal caos automobilistico e la qualità della vita di tutti noi è forse migliore rispetto a chi, per piacere o per necessità, è costretto a vivere nelle grandi città, dove smog e fumi sono l’aria quotidiana. Piacevole è per tutti usufruire delle zone verdi del nostro paese, delle nostre campagne e del contatto diretto ciceronecon piante ed alberi. Poter gustare direttamente i frutti che la natura ci offre e regalarci spettacoli meravigliosi che solo il susseguirsi delle stagioni e i cambiamenti climatici possono donarci.

A tutto questo, però, si insinua una nota dolente. Siamo in piena campagna cerasicola e come ogni anno le nostre campagne sono il centro direzionale della vita di gran parte dei turesi. Sicuramente per tutti coloro che hanno cura della propria terra e del proprio prodotto cresce il desiderio di avere un frutto buono, bello e sano. Di fronte agli agenti atmosferici, eccessivamente sfavorevoli per questa annata, tutti gli agricoltori si concentrano con trattamenti vari per non perdere il proprio oro rosso.

Per chi, invece, le campagne le usa come luogo di svago e sport, “la situazione è diventata difficile – ci spiega la presidente dell’Associazione Genitori Turesi, Angela Cicerone, mamma e sportiva assidua. – Non vogliamo entrare nel merito degli agricoltori e dello stesso paese, ma ci spiace accompagnare i bambini lungo le vie di campagna in bici o a piedi e ritrovarsi assaliti da ogni dove da fumi di pesticidi e sostanze varie. È un peccato essere costretti a ritornare sui nostri passi e rincasare delusi e con la gola secca”.

L’utilizzo di fitofarmaci e gli effetti che questi producono sulla salute umana e sul contesto ambientale costituiscono un tema di rilevante attualità, sul quale la ricerca scientifica, da tempo, si dibatte al fine di individuare la reale soglia di pericolosità di queste sostanze e le possibili soluzioni per ridurne l’impatto. I fitofarmaci sono, di per sé, dei prodotti che hanno intenzionalmente un effetto tossico in quanto finalizzati a sopprimere alcuni organismi. Si tratta, pertanto, di sostanze che l’uomo disperde nell’ambiente, al fine di eliminare insetti nocivi che possono compromettere il raccolto.

“La salute del bene pubblico e soprattutto dei bambini è un diritto necessario – continua Angela Cicerone – Non vorremmo dover percorrere le strade di campagna coperti con tute e maschere di protezione come fanno gli agricoltori”!

Sul tema l’Unione Europea ha varato comunque la possibilità “di impiego di pesticidi che non sono classificati pericolosi per l’ambiente”. È importante però “la riduzione, per quanto possibile, o l’eliminazione dell’applicazione dei pesticidi sulle o lungo le strade, le linee ferroviarie, le superfici molto permeabili o altre infrastrutture in prossimità di acque superficiali o sotterranee oppure su superfici impermeabilizzate che presentano un rischio elevato di dilavamento nelle acque superficiali o nei sistemi fognari”.

“Gli Stati membri, tenuto conto dei necessari requisiti di igiene e incolumità pubblica, della biodiversità o dei risultati delle pertinenti analisi del rischio, assicurano che l’uso di pesticidi sia ridotto al minimo o vietato in specifiche aree”. Queste sono gli spazi utilizzati “dalla popolazione o da gruppi vulnerabili quali definiti all’articolo 3 del regolamento (CE) n. 1107/2009, quali parchi e giardini pubblici, campi sportivi e aree ricreative, cortili delle scuole e parchi gioco per bambini, nonché in prossimità di aree in cui sono ubicate strutture sanitarie e ancora le aree trattate di recente e frequentate dai lavoratori agricoli o da essi accessibili”.

Per chi volesse leggere la normativa europea a riguardo, questo il link:

http://www.normativasanitaria.it/normsan-pdf/CEE/0000/31645_1.pdf

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