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LARUCCIA FA IL BIS: NASCE ELEUTERADUE A CONVERSANO

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Nei pressi di via Rosselli a Conversano, ieri sera si è inaugurato il salotto letterario Eleuteradue.

 

Pupa Leone, Alina Laruccia e Angelo Elefante hanno accolto tantissimi tra amici, parenti e curiosi nella seconda sede di questo salotto dove arte e cultura letteraria si incontrano.

 

“Una bellissima iniziativa – apre il sindaco di Conversano, Giuseppe Lovascio – che sicuramente mancava nella nostra città. Siamo abituati a frequentare per necessità le librerie per reperire libri scolastici, ma il salotto letterario è un luogo diverso dove ritrovarsi, apprendere e fare cultura”.

 

“La scelta di aprire anche a Conversano – afferma la signora Alina Laruccia – non è stata dettata da necessità commerciali, bensì abbiamo voluto regalare una parte del nostro sogno e della nostra attività a questa città. Qui abbiamo già realizzato diversi incontri e manifestazioni, come il Festival dei Lettori, e siamo stati accolti, apprezzati e seguiti da tanti appassionati del libro. Abbiamo avuto tanto sostegno dall’intera cittadina e pertanto ci è sembrato opportuno aprire anche qui il nostro salotto letterario”.

 

“Un grazie a tutti coloro che hanno festeggiato con noi, da Alina al sindaco Lovascio, dall’Assessore alla cultura Pasquale Sibilia agli amici di Turi e Conversano” – sono le parole di Pupa Leone e Angelo Elefante che accompagneranno la signora Laruccia in questo nuovo ed importante progetto.

 

Nelle scuole, come nei luoghi d’incontro per i ragazzi, il Presidio del Libro, spesso con l’ausilio dell’Associazione culturale Di Vagno, ha realizzato importanti momenti di incontro letterario. Da Giusi Quarenghi a Roberto Piumini, all’importante Festival Dei Lettori che già da diversi anni è un appuntamento irrinunciabile per i conversanesi e non. Una kermesse estiva del libro e dei suoi protagonisti (autori e lettori) e un laboratorio culturale, al quale partecipano attivamente e indistintamente persone di tutte le età, accomunate solo dal piacere di stare insieme in una biblioteca a cielo aperto, in un microcosmo fatto di pagine scritte, da toccare e leggere ad alta voce, in luoghi in cui si incrociano generazioni di libri, di autori e, soprattutto, di lettori.

 

“Il bene di un libro sta nell’essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto”. (Umberto Eco)

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