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PIP, UN CAPANNONE NON ANCORA COSTRUITO BLOCCA L’ITER

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Il 14 dicembre scorso fu affidato alla Ditta CbyM – Consulting by Management s.r.l., nelle persone degli ingg. Giuseppe Calogero e Mario Sisto, in qualità rispettivamente di Presidente e Tecnico Associato, il servizio tecnico di redazione del bando di gara e del disciplinare per l’attuazione del Piano degli Insediamenti Produttivi del Comune di Turi a mezzo Project Financing.

Il 25/03/2010 i suddetti tecnici, producendo gli elaborati relativi all’incarico affidato, hanno evidenziato anomalie nell’iter procedurale di rilascio di un permesso di costruire per la realizzazione di un capannone artigianale per falegnameria inserita nella zona centrale dell’area PIP (Piano Insediamenti Produttivi). Le anomalie evidenziate fanno riferimento alla circostanza che il permesso di costruire (conseguente a conferenza di servizio) risulta autorizzato successivamente alla data di approvazione da parte della Regione Puglia della variante al P di F per l’individuazione dell’area PIP del Comune di Turi.

Inoltre, tale deliberazione di G.R. non ammette, espressamente, il ricorso allo sportello unico quale strumento di attuazione del PIP e tale capannone presenta dimensioni tali da condizionare pesantemente gli assetti planimetrici dell’intera area.

Pertanto è stato ritenuto opportuno richiedere il parere legale, in relazione agli aspetti sopra evidenziati, inerenti il Permesso di costruire ed alle migliori azioni che l’Amministrazione possa adottare per la soluzione dell’anomalia evidenziata, anche al fine di evitare compromissioni nell’iter attuativo del Piano degli Insediamenti Produttivi a mezzo Project Financing.

La particolare complessità del quesito posto, prevalentemente per quanto attiene alla verifica delle sue conseguenze e dell’incidenza dell’anomalia riscontrata sulle più opportune modalità di attuazione del PIP, rende necessario il ricorso a professionalità esterne particolarmente qualificate, specializzate in materia di urbanistica, non presenti all’interno della struttura. Sono state destinate somme pari a 2mila € a questo scopo.

Speriamo che questa situazione non rallenti ulteriormente il percorso che ci vede ancora lontani dalla realizzazione della zona industriale.

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