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OGGI L’ORATORIO COMPIE 60 ANNI. AUGURI!

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Il 30 aprile del 1950 don Giovanni Cipriani fondava l’Oratorio. Don Giovanni, che ha raggiunto l’età di 90anni, fu ordinato sacerdote, il 10 luglio del 1949, a 29 anni. L’idea dell’Oratorio gli venne a Tirana. Passando un pomeriggio vicino a una chiesa dei Salesiani, vide che nell’atrio giocavano tanti ragazzi. Gli spiegarono che lì c’era un Oratorio. E Don Giovanni, che aveva già promesso alla Madonna Ausiliatrice che, se fosse tornato vivo dalla guerra, avrebbe costruito una chiesa dedicandola a lei, pensò di unire le due cose. Tornato a Turi, rese partecipe del suo progetto il vescovo, mons. Falconieri, che però era molto perplesso e gli disse: non sarà facile, tenta. E gli dette la sua benedizione. Nel frattempo aveva fatto scolpire una piccola statua in legno dell’Ausiliatrice che doveva essere messa in venerazione. E così il 30 aprile del 1950 don Giovanni Cipriani, dove non c’erano che pietre e stoppie, fondò l’Oratorio. Dopo le mura di cinta, la prima struttura costruita fu la cappella della Madonna dell’Immacolata di Lourdes.

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Quindi ci fu la nascita della banda musicale dell’Oratorio, con gli strumenti musicali comprati per i ragazzi da don Giovanni con tanti sacrifici. La prima uscita il 25 aprile del 1964 per Santa Lucia, con una ventina di ragazzi turesi integrati con alcuni musicisti adulti provenienti da Mola, insieme al primo maestro della banda: Gerardino Moccia di Mola. A proposito di quella prima uscita, alcuni anni fa don Giovanni ci ha raccontato del grande entusiasmo che suscitò presso i nostri compaesani quella uscita della banda. Ricordava volentieri che, quando passarono da vicino la casa del prof. Michele Cellaro che nella banda suonava la tromba, la mamma lanciò il riso in segno di augurio.

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Concludendo, nel complimentarci con don Giovanni Cipriani per ciò che ha fatto e augurandogli ancora cento anni di vita serena, vogliamo ricordare come ci rispose quando, in un’intervista di 15 anni fa su ‘il paese’, gli chiedemmo del Premio Turi che, cinque anni prima nel 1990, fu assegnato a lui. E disse testualmente: “Francamente, non lo volevo. A me piace fare le cose ‘cìtte cìtte’.”

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