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L’ORTOFRUTTICOLA, BILANCIO IN ROSSO

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Domenica 18 aprile, dalle 9.00 alle 12.00, Assemblea generale dei soci alla cooperativa l’Ortofrutticola. Davanti a circa 150 soci, il presidente uscente, Franco Colaprico, ha spiegato il perché della chiusura in negativo per 11mila euro del bilancio dell’anno 2009, “che non è da attribuire alla gestione, bensì a spese impreviste come i 6mila euro pagati ad un tecnico per aver confezionato le pratiche per i POR (Programmi Operativi Regionali) della Regione Puglia.” Colaprico inoltre nel suo discorso ha esortato gli iscritti a lasciare i loro nominativi in cooperativa indicando la quantità di prodotto che possono destinare alla commercializzazione per permettere la programmazione e prendere accordi, annata permettendo, con ditte importanti, fra cui la Metro di Bari. Tutti i soci si sono detti d’accordo con la proposta del presidente di accendere un mutuo per l’acquisto della calibratrice “a patto che la Regione dia il contributo che ci spetta”.

E’ seguita la presentazione dei nuovi componenti del Direttivo (Mimmo Giovinazzi, Donato Giuliani, Tino Sabino) che, insieme agli altri 4 confermati (Franco Colaprico, Giacomo Lozupone, Franco Mazzone, Giovanni Nuzzi) giovedì 22 aprile voteranno e eleggeranno il nuovo presidente e il suo vice. Dalle voci raccolte un po’ in giro, con ogni probabilità, saranno confermati i due uscenti: Franco Colaprico con il vice Lozupone.

Durante la seduta assembleare è intervenuto Giacomo De Carolis che ha riproposto l’idea della fusione della nostra cooperativa con un’altra di Cesena con cui lui è in contatto, ma nulla vieta che ci potrebbe essere, in futuro, una fusione anche con altre cooperative del nord. “Questa proposta – gli ha risposto Colaprico – la valuteremo in sede di consiglio insieme a tutte le altre idee che avrete.”

Alla fine dell’assemblea abbiamo chiesto se il presidente Colaprico è conferitore presso la cooperativa di tutte le ciliegie che produce”. Risposta: “Certo, devo dare l’esempio, fra l’altro”. Il maltempo e le ciliegie: “Che possiamo fare noi? Ascoltare i tecnici e combattere la ‘monilia’. Di danni non se ne vedono. Aspettiamo e abbiate speranza”.

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