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COPPI E GIULIANI PREMIATI AL VINITALY DI VERONA

COPPI

Dall’8 al 12 aprile si è svolta a Verona la 44esima edizione del Vinitaly, caput mundi dell’enologia, con un incremento del 4.4% degli operatori esteri. Record anche di visitatori stranieri alla rassegna, visitata da Giorgio Napolitano: la prima volta di un presidente della Repubblica.

Presenti alla rassegna enologica con uno stand le Cantine Coppi, il cui responsabile commerciale delle vendite in Italia, Doni Coppi, ci ha parlato delle due Gran Menzioni ricevute per un ‘primitivo Doc 2006’ e un ‘Igp del 2007’. “Noi – ci dichiara Coppi – continuiamo a puntare sulla qualità e, mentre dobbiamo annotare che dalla Puglia sono diminuite le presenze di una quarantina di espositori, la nostra azienda è, grazie al lavoro e alla nostra dedizione, in ascesa. C’è sicuramente da registrare un calo dei consumi legato alla crisi a cui sta seguendo, qui dalle nostre parti, una tendenza alla estirpazione della quasi totalità di vigneti di uva da vino, che porterà al riassetto della situazione vinicola.” Intanto assistiamo ad un netto calo dei prezzi dei vini di qualità, compresi i DOC. “Non è la denominazione che fa la qualità ma è il prodotto. E poi possono essere dei DOC mal riusciti. Adesso i consumatori sono diventati più attenti. Il mercato è saturo e, per vendere il prodotto, bisogna abbassare il prezzo.” Ci scelga un vino da abbinare a un primo piatto. “Vediamo, il Vanitoso primitivo riserva 2005 con un piatto al ragù e sugli arrosti”.

Presenti a Verona anche le Cantine Giuliani Raffaele. Ecco cosa ci ha dichiarato il responsabile Donato Giuliani: “Il nostro stand era situato nel padiglione della Puglia. Abbiamo presentato un prodotto ‘Riserva 2006’ premiato con la Gran menzione. C’è stato un crollo della presenza degli operatori pugliesi. E’ un momento particolare per il vino con tre diverse fasce di mercato. Quella che va meglio è la fascia medio-bassa fino ai 3 euro a bottiglia, seguita dalla fascia alta, intorno ai 30-50 euro la bottiglia, che non ha subito nessun accenno di crisi. La fascia intermedia comprende il prodotto che sta in piena crisi e che non si vende. E i produttori, pur di vendere, abbassano i prezzi ma, facendo questo, succede che le entrate non coprono le spese. Bisogna abbandonare la strada della quantità e insistere solo sulla qualità. Sono convinto che la qualità ci farà uscire dalla crisi.”

GIULIANI

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