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CONOSCERE E RISPETTARE L’AMBIENTE, IN VILLA

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Domenica mattina si è svolto un incontro organizzato dalla CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) e l’Ass. Genitori Turesi, per trascorrere una domenica mattina all’insegna della natura, tra conoscenza e rispetto attraverso l’osservazione degli elementi vegetali presenti nella nostra Villa Comunale.

Un nutrito gruppo di bambini, tutti in berretto verde, incuriositi dalle parole degli esperti, hanno seguito, attenti e partecipi, le spiegazioni dell’architetto Giuseppe Giannini e dell’agronomo Raffaele Valentini.

Alcuni cenni storici della Villa comunale hanno aperto la manifestazione. Non solamente i bambini, ma anche i loro genitori, hanno appreso che la nostra villa sorse nel lontano 1876 in quello che era l’orto dell’Ordine delle Chiariste. “Fu in questo anno – inizia l’Arch. Giannini – che il comune acquistò questo suolo e lo rese giardino pubblico”. Nel 1880 fu realizzata la famosa “montagnola” e nel 1922 il largo marciapiede che circonda, ancora oggi, la Villa. Negli anni ’60 venne installata la fontana al posto del monumento bronzeo del maggiore Vincenzo Orlandi e nello stesso anno, probabilmente, fu eliminata la montagnola. In seguito a diversi anni di incuria, nel 2003, fu finalmente firmato un progetto di riqualificazione della Villa comunale, un suolo di ben 6300 mq. Nel progetto si stabilì la creazione di una nuovo fontana, questa volta centrale e di forma ottagonale; si decise di sostituire l’asfalto della pavimentazione con blocchetti di pietra di vario colore in cemento e utilizzare il màzzaro di Gravina per le guide degli assi principali della Villa, a partire dalla nuova fontana. Nell’area della vecchia fontana dagli otto archetti fu realizzata l’area giochi e una nuova montagnola.

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Dopo questo excursus storico, l’agronomo Valentini ha mostrato le diverse piante e alberi della Villa. Ha illustrato la storia di alcune famiglie di vegetali come i lecci, anticamente fonte di sostentamento per uomini e animali; poi l’Albero di Giuda, dal caratteristico ramo fiorito. È passato poi alle magnolie, alla iucca (pianta non autoctona, ma tipica degli ambienti marini e tropicali), al pinus alepentis, al cedro, al Cipresso e al Pino più vecchio della Villa che misura 350 cm. di diametro basale.

Una mattinata sicuramente favorita dal sole e che ha dato a tutti i presenti un primo assaggio di primavera.

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