RISPLENDENTE: ‘AL PD 484 VOTI DI SPERANZA’
“Sono soddisfatto per come è finita, sono moderatamente fiducioso per il futuro.” Il reggente del Partito democratico di Turi, il consigliere comunale Piero Risplendente che ci fa una breve analisi del voto: “ Non avevo mai avuto alcun dubbio sul successo di Vendola su un candidato strutturalmente debole,senza carisma, immolato sull’altare di una scarsa capacità di analisi dei flussi di opinione qui, in Puglia,che già alle primarie avevano dato un segnale forte a chi doveva intendere.”
Per Vendola il meno è fatto. E ora?
“Ora lasciate che Vendola continui la trasformazione della Puglia, lasciate che, con Vendola, i sogni dei nostri giovani, le speranze dei deboli,le necessità delle famiglie, il bisogno di lavoro dei disoccupati, si traducano in ulteriori fatti concreti. Il sogno continua.”
A Turi però si sfiora il dramma politico di un partito che, oltre a non decollare, nemmeno parte.
“A Turi abbiamo fatto la nostra parte sia per quanto riguarda lo schieramento di sostegno a Vendola, sia per quanto ci riguardava. Certo ,il Pd partiva da una situazione a dir poco da ‘nave che affonda’ e si sa…quando la nave affonda…ma noi siamo rimasti, testardamente convinti della progettualità del Pd,della necessità di una forza riformista qui a Turi.”
Il segretario che, a pochi giorni dalle elezioni, abbandona la nave che affonda e lei che accetta di nuotare in un mare pieno di onde per organizzare un minimo di campagna elettorale.
“ Non è stato facile accettare, seppure temporaneamente, le funzioni di reggente del partito a pochi giorni dalle elezioni. Organizzare una campagna elettorale potendo contare su pochi elementi e con uno stato d’animo a dir poco di sconforto, tra dimissioni, sparizioni, distinguo; è stato un duro lavoro, ma siamo ancora qui. 484 voti di speranza per il futuro,484 voti di testimonianza democratica. Grazie a tutti coloro che hanno votato Partito democratico. Devo ringraziare i pochi militanti che hanno testardamente sostenuto il partito a fronte della folla di supporter della destra.”
Se ci fosse stato qualcun altro in più a dare una mano, il risultato sarebbe stato diverso. Adesso è tempo di congresso…
Ai rappresentanti di quei partiti che non si riconoscono nello schieramento della destra toccherà ricercare una progettualità comune, un disegno politico unitario. Una ricerca non facile, ma dobbiamo farlo da subito, con umiltà e fermezza. La campagna elettorale è finita, anche all’interno del centrosinistra.”