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Cultura

VALORIZZARE E TUTELARE LA TRADIZIONE BANDISTICA

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Sabato 27 marzo, l’Associazione musicale “Maria SS. Ausiliatrice” con la collaborazione dell’Associazione “Chi è di scena!?” ha presentato, presso la Chiesa Maria SS. Ausiliatrice” di Turi, il concerto di passione “Valorizzare e tutelare la tradizione bandistica”, col patrocinio del Comune di Turi.

L’evento, diviso in tre momenti, introdotto dalla dott.ssa Nicoletta Angela Cirillo e presentato da Rosita Rossi, ha esplicato l’obiettivo, come si evince dal titolo, di tutela della tradizione costituita dal patrimonio bandistico turese e dalla tradizione orale delle confraternite.

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Riguardo a quest’ultimo punto la dottoressa Cirillo, che ha conseguito la tesi di laurea in musicologia a Bologna dal titolo ” Tradizioni musicali in Puglia: la Settimana Santa a Turi”, ha affermato il valore peculiare della tradizione orale delle confraternite “ Un affetto profondo mi lega a Turi: ho fatto un’indagine non casuale e dopo tante ricerche ho scoperto che Turi ha una tradizione orale di canti dal contenuto sacro, legati alla Settimana Santa, unica nel suo genere. Gli eventi della Settimana Santa sono qui molto sentiti ed iniziano prima, con la processione dell’Addolorata e le esecuzioni delle Confraternite e della banda.”

Nella prima parte abbiamo ascoltato i brani popolari della Confraternita dell’Addolorata, del Purgatorio e di Sant’Oronzo ( “Miserere” e “Stabat Mater”); nella seconda, varie marce funebri di F. Chopin, di G. Gregucci, di E. Petrella, di A. Vella ed un “Miserere” di G. Verdi, eseguite dalla banda, diretta dal Maestro Valerio Savino, che con la marcia funebre svolge la funzione di mediare tra musica colta e popolare. In un terzo ed ultimo momento, di profonda intensità espressiva sottolineata dal forte e travolgente contrasto tra i soprani, i tenori, i contralti  e i bassi dei “Polimnia Vocal Ensamble”, curati dal Maestro Lorenzo Salvatori, una preghiera corale, piena di speranza, dopo la riflessione sui misteri della passione e della fede, rivolta alla Madonna e alla Resurrezione con l’ “Ave Maria” di Gounod, l’ “Ave Verum Corpus” di Mozart, ”La Vergine degli Angeli” di Verdi e il trasognante “Adagio” di Albinoni.

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Citiamo i cantanti solisti: Antonella Binetti, Margareth Demicco e Lorenzo Salvatori.

Di grande commozione è stata l’esecuzione del brano di Chopin, a duecento anni dalla sua morte, che ha raggiunto un pathos significativo così come l’”Adagio” di Albinoni toccando le corde del cuore, nel segno della passione di Cristo.

Il concerto è stato registrato e  costituisce viva testimonianza del valore universale della musica capace di integrare culture diverse, di unire la banda, i cantanti e le confraternite, con un repertorio storico di grande importanza: grande passione per la musica e per il proprio paese necessita nel recupero della memoria musicale, operazione questa di grande valenza sociale.

Il Sindaco Vincenzo Gigantelli ha precisato l’importanza di questa esperienza: “Don Giovanni Cipriani ha messo insieme nel 1963, un’esperienza che è cresciuta. La banda esprime il sentimento della cittadinanza. Ciò ci rende orgogliosi. Proveremo a valorizzare la tradizione popolare, tramandata da padre in figlio nelle confraternite, perché questi suoni ci appartengono, appartengono alla nostra infanzia. Bravi i “Polimnia” con le loro tonalità alte e molto calde.”

Don Giovanni Amodio ha concluso gli interventi sottolineando l’importanza di pubblicizzare più adeguatamente un evento così unico nel solco delle nostre tradizioni.

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