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BUCHE: LE PERIFERIE SONO UN PAESAGGIO LUNARE

buca

Da un po’ di tempo ci arrivano in redazione lamentele sul degrado delle strade rurali. Ma il degrado a Turi si presenta non solo sotto forma di grosse buche nelle strade, ma anche sotto forma di comportamenti. Prendiamo via XX settembre, ad esempio, con due file di auto parcheggiate, di cui la fila di destra con macchine posizionate in divieto di fermata. “Si sa, nel periodo pre-elettorale – ci dice un socio della Coldiretti – i vigili urbani non fanno multe, chiudono un occhio o al massimo avvisano usando il fischietto che fa tanto carnevale, che però è finito da tempo.” E poi la scarsa e scadente illuminazione in cui si mortifica la periferia, ma il buio ‘governa’ anche al centro.

E avete visto come proliferano i palazzi, gli edifici, i ‘casermoni’, i vani ed accessori? Chi abiterà in tutti quei formicai? Dulcis in fundo (si fa per dire…) ciò che rende Turi un paese al limite della decenza: le buche che riempiono le strade della periferia. Sono tante (milioni di milioni…) e la fanno da padrone. Mai si era giunti ad uno stato così indecente. Via Ginestre, via vecchia San Michele somigliano ad un paesaggio lunare: tante buche, in quantità industriale, colme d’acqua che, diciamolo, non è un bel vedere. Passano le Amministrazioni, cambiano i suonatori, ma la musica è sempre la stessa. E le strade pure…

Sentiamo Pino Carenza, consigliere comunale delegato alla viabilità rurale, che ci ha rilasciato, a tal proposito, questa dichiarazione: “Proprio in questi giorni stiamo provvedendo a sistemare le buche mettendolo stabilizzato sotto, per poi asfaltare le strade rurali in senso anti-orario, a cominciare da via Ginestre. Purtroppo ogni anno bisogna fare lo stesso lavoro. Quest’anno in effetti siamo in ritardo riguardo agli aggiustaggi. Entro Pasqua però, tutto sarà sistemato.”

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