8 MARZO, FESTEGGIANO SEMPRE MENO DONNE

Sta trascorrendo la giornata dell’8 marzo, dedicata alla festa della donna. Si sono viste, complice il gran freddo di oggi, poche mimose qui a Turi. Da noi e nei paesi limitrofi, questo rito ormai si consuma sempre uguale a se stesso: qualche conferenza-dibattito, dei concerti e ci auguriamo almeno delle riflessioni sul significato vero della festa dell’8 marzo. E verso sera, abbiamo notato gruppi di solo donne in auto stipate, dopo aver lasciato i mariti, i compagni a casa, di corsa verso “quel ristorantino dove m’hanno garantito che si mangia davvero bene”, cercando di fare coincidere il loro perenne ‘stare in dieta’ con la loro dichiarata voglia di cibo. Soliti comportamenti ripetitivi, scontati che sono, proprio per questo motivo, privi di significato. E intanto, mentre noi scegliamo il ristorantino, tantissime donne nel mondo continuano ad essere discriminate, solo in quanto donne. Da una nostra piccola ma significativa inchiesta, è risultato che diventano sempre meno le donne che non festeggiano l’8 marzo man mano che raggiungono e occupano posti di lavoro di prestigio, contribuendo a colorare di rosa il potere a Turi. E intanto l’8 marzo sta diventando sempre più un giorno dedicato al business, alla stregua di un san Valentino qualsiasi. Peccato. In conclusione, possiamo affermare che, nel nostro paese c’è chi sta festeggiando, chi ha del tutto ignorato la cosa e chi si è infuriato dato che “si finisce – dicono – per far dimenticare il vero significato dell’8 marzo.”