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STABILIZZATI DOPO 20 ANNI GLI IRRIGUI ‘REGIONALI’

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Mercoledì 3 marzo a Molfetta, nel salone delle conferenze dell’hotel Magnolia, l’Assessore regionale alla Trasparenza, alla Gestione risorse umane, alle Politiche giovanili ecc., Guglielmo Minervini, ha spiegato ad una parte degli oltre 1200 operatori forestali e irrigui, la nuova legge regionale che permette loro, in parecchi precari da vent’anni, di avere un lavoro a tempo indeterminato. Erano presenti anche una decina di lavoratori turesi, anche se in tutto gli irrigatori ‘regionali’ precari di Turi sono una ventina che, nell’arco del triennio 2010/2012, saranno tutti stabilizzati, grazie alla legge regionale 25 febbraio 2010, num. 3 “Disposizioni in materia irrigue e forestali”.

La legge istituisce l’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali, della quale sono stati fissati i compiti, le attività, l’organizzazione e gli organi. La legge regionale è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione n. 40 e quindi è legge ufficiale a tutti gli effetti. C’era una bella atmosfera di festa, di felicità mentre parlava l’assessore Minervini e passava quindi la parola a colui che ha ‘inventato’ questa Agenzia per le attività irrigue e forestali: Pasquale Chieco, professore straordinario di Diritto del lavoro presso la Facoltà di Economia dell’Università di Bari e Dirigente a tempo determinato della Regione Puglia del Settore Personale e organizzazione.

Importante il passaggio del professor Chieco quando ha detto: “Al fine di consentire l’immediato avvio delle attività forestali e irrigue affidate all’Agenzia, senza soluzione di continuità con le medesime attività sin qui svolte dalla Regione Puglia, la Giunta regionale nomina, tra i dirigenti regionali, tre Commissari straordinari che restano in carica sino alla nomina del Direttore generale da effettuarsi entro e non oltre il 31 dicembre 2011.” Sono seguite tante domande da parte degli operatori fra cui la più scontata e, al tempo stesso, la più importante per loro: “Ma quando cominceremo a lavorare quest’anno?” E, all’unìsono, Chieco e Minervini: “Non ce la facciamo prima delle votazioni, sarà per non più tardi di metà aprile”.

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