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BONIFICO LAMA GIOTTA, PRONTI 900MILA €

LAMA_GIOTTA

Nel Consiglio comunale di mercoledì scorso il Sindaco ha comunicato all’intera assise e ai presenti che il Comune di Turi è stato ammesso al finanziamento di 900mila € per la bonifica della Lama Giotta, il cui avvallamento maggiore che interessa il nostro Comune è situato nella la zona di via Conversano nei pressi del Campo Sportivo Comunale.

Tali fondi serviranno al recupero della lama e scongiurare eventuali future inondazioni della zona circostante, causate dall’ormai vecchio ponte, ad una sola campata, che non riesce più a limitare i danni in caso di forte pioggia. Nel progetto, infatti, è previsto l’allargamento del ponte con altre due campate, in modo tale che la sezione trasversale aumenti di molto la propria larghezza.

La Lama Giotta costituisce il solco erosivo più meridionale tra quelli che, come una sorta di ventaglio, partendo dalla Murgia confluiscono verso il centro urbano di Bari. Nel territorio del Comune di Bari si incontrano infatti, procedendo da nord-ovest a sud–est, le seguenti lame: Balice, Lamasinata, Villa Lamberti, Picone, Fitta, Valenzano, S.Marco, S.Giorgio e Giotta.

Lama Giotta presenta il suo tratto più interessante, e maggiormente inciso, nel territorio del Comune di Noicattaro, dopo aver attraversato il territorio del nostro Comune e quello di Rutigliano. La stessa sfocia in mare nel territorio del Comune di Bari, in corrispondenza dell’abitato di Torre a Mare.

Importante è anche la sua caratteristica morfologica: il solco erosivo insiste su una formazione geologica di base di età cretacea, denominata Calcare di Bari, e si sviluppa in una formazione di calcareniti di età pleistocenica, molto più recenti, che poggiano in trasgressione sul substrato sottostante.

Molto particolare è anche il sistema della vegetazione della zona delle Lama Giotta: è inquadrabile da un punto di vista vegetazionale nel Piano Basale ed è caratterizzato, procedendo dalla costa verso l’interno, dalla presenza di formazioni dell’area delle sclerofille sempreverdi (vegetazione mediterranea) ed all’area delle latifoglie eliofile (vegetazione sub-mediterranea).

La parte centrale del bacino (tra Rutigliano e Turi) rappresenta un’importante zona di transizione tra i tre tipi vegetazionali su indicati in quanto vi si compenetrano il limite superiore della lecceta e quello inferiore del bosco di fragno con la presenza di lembi di vegetazioni caratterizzate dalla presenza dell’una o dell’altra specie in mescolanza con la roverella.  La parte alta del bacino, per la presenza del fragno rappresenta invece l’area di raccordo tra le zone marginali dell’areale di questa specie con quelle più interne della Murgia sud orientale.

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