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La voce del paese

OCCHIO PUNTATO SU GIGANTELLI. E NON SOLO…

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Voto 10: Nuova Pro Loco. Nove mesi di Nuova Pro Loco ed è successo che a Turi ci sono state tante iniziative che hanno allietato soprattutto i mesi estivi dei turesi. Se possibile, per il 2010, consigliamo qualche manifestazione culturale in più e qualche sagra gastronomica in meno. Un plauso va senza dubbio al presidente Giuseppe Mezzapesa che ha portato alla Nuova Pro Loco voglia di lavorare e tanto entusiasmo. E non è poco.

Voto 9: Pug. Piano urbanistico generale. Pronto per portarlo in Consiglio comunale per approvarlo. Oddìo, ci sarebbero ancora delle incombenze a cui sottostare ma non dovrebbero intralciare l’iter più di tanto. L’adozione del Pug è una priorità per il nostro paese che ci qualifica. Il fatto che non ci sia stato finora, ha lasciato delle brutture che sono sotto gli occhi di tutti. Con il Pug approvato entriamo di diritto fra i paesi moderni, ordinati e civili.

Voto 8: Il sindaco. Come sa fare il sindaco Gigantelli, non lo sa fare nessuno. Appena eletto è come se si fosse calato nel ruolo di ‘primo cittadino’ o meglio nello stereotipo della figura del sindaco classico. E porta la fascia tricolore di qua e di là. È il sindaco-modello. Un modello di sindaco. Impettito ma rispettoso. Educato ma saluta quando proprio non può farne a meno. Ironico, ma guai a dedicargli una battuta. Esce tutta la sua permalosità. Sale spesso in cattedra e divide sempre i migliori, fra i quali sta lui e gli amici suoi, dai peggiori fra i quali sta chi non la pensa come lui. Però il sindaco di Turi, per chi non lo conosce o ci parla per un tempo limitato (una mezz’oretta), fa un figurone. Ha un eloquio forbito, senza cadenza dialettale, e ha una presenza importante. Insomma il nostro (il nostro?) sindaco è da ‘otto’.

Voto 7: Boccardi. Michele Primo. Futuro Re di Turi (Se va come lui vuole che vada). Candidato da sempre ad un posto da consigliere regionale, finalmente è arrivato il momento tanto atteso. Chi non ha sentito dire ai turesi frasi del tipo: “Boccardi sta lì, fa questo, fa quello, sponsorizza la festa, aiuta la pallavolo, eccetera, perché vuole andare alla Regione”? Tutti l’hanno detto, almeno una volta. Ma ci vorranno dai 10 ai 12mila voti. Ce la farà? Non ce la farà? Staremo a vedere.

Voto 6: Natalino Ventrella. Come alla tombola segue immediatamente il tombolino, così, trascorso Natale, è arrivato puntuale Natalino. Continua ad essere il prezzemolino della politica turese, perché sta di qua, sta di là, ma al tempo stesso, non sta né qua né là. Il suo pane quotidiano è la finanza. Si traveste da Cassandra e preannuncia il crack finanziario. Arrète!

Voto 5: Vincenzo Magistà. Sarà una brava persona ma a noi, come giornalista, non convince. Famosi-e-fumosi sono i suoi editoriali. Leggendoli, si sa sempre qualcosa in meno. Ma stavolta si è superato. Stralcio qualche consiglio che dà a Gigantelli: ”Chiamasse a raccolta, intorno alle cose da fare, tutta la città, senza distinzioni di maggioranza e minoranza”. “Lanciasse un appello all’unità per Turi e chiamasse a raccolta i volenterosi”. Ultima chicca: ”Speriamo che Gigantelli si presenti domani in piazza con delle idee e dei progetti”. Mah!

Voto 4: Vincenzo Gigantelli. Ieri a mezzogiorno il suo comizio. Vogliamo sottolineare due ‘perle’. Gigantelli parla del Pug. Si auto-incensa per questo traguardo. Gli ricordiamo che su stampa locale del 3 gennaio 2009 lui dichiarava: ”Dopo il bilancio a seguire l’adozione del Pug a marzo”. Si è sbagliato di quasi un anno. Una cosa piccola rispetto a ciò che ha detto, anzi, a ciò che non ha detto sull’ex-cinema Zaccheo. Ha omesso di dire che a Turi ci si è ribellati alla decisione dell’Amministrazione Gigantelli di vendere l’ex cinema, farlo demolire e permettere di far costruire un palazzo di 36 appartamenti. Tutti contrari, soprattutto per il comportamento “decidiamo-tutto-e-solo-noi”. Gli abbiamo fatto cambiare idea. Ma lui ieri mattina ha cominciato a raccontare da dove gli conveniva cominciare. I fatti precedenti? Semplicemente rimossi, dimenticati, non accaduti, non degni di essere citati. Conclusione: Il comizio in quanto tale non ha senso. Senza il contraddittorio, si può dire ciò che si vuole.

Voto 3: Dida. Questa parola, quasi ogni settimana, compare sotto qualche foto del settimanale Fax. L’unica parola Dida che conosciamo è il nome del portiere del Milan. Ma a volte la foto mostra il sorriso di Tina Resta. Quindi bisogna cercare una spiegazione per Dida, che non è il portiere rossonero. Sono semplicemente le prime 4 lettere della parola Didascalia. Qualcuno si dimentica di mettere la didascalia e rimane ciò che dovrebbe far ricordare di mettere la dida-scalia. Spiegato l’arcàno.

Voto 2: Partito democratico. Pd. Da quando è nato, è nell’occhio del ciclone. A Turi, come a Bari, in Puglia, in Italia. Tra poco più di due mesi si vota per eleggere il governatore della Puglia. In questi due ultimi mesi, questo Pd ha così dato il peggio di sé che anche i suoi elettori lo stanno abbandonando, schierandosi con il governatore uscente Nichi Vendola. Il Pd di Turi? È da mesi nulla facente. Con il segretario Salice abbandonato al suo destino.

Voto 1: Ufficio postale. Chi ha detto che l’ufficio postale di Turi non funziona? E tutte queste lamentele che ci arrivano, perché ci arrivano? Non capisco. Noi turesi abbiamo questa pretesa di volere la posta a casa tutti i giorni. ‘Pregatecristo’ se vi arriva una volta la settimana! E io che devo dire? A casa niente posta se non faccio una telefonata di sollecito. Un’ora dopo la telefonata, arriva la portalettere con di tutto di più. E non stiamo a sottilizzare se qualche pagamento è già scaduto… A proposito, domani mi tocca telefonare.

Se Boccardi non passa, andranno fuori dal Comune

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