Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Attualità

PIANO DI ZONA, CONVEGNO DI SINISTRA E LIBERTÁ

piano_di_zona

Il Circolo di Turi ed il Coordinamento provinciale di Sinistra e Libertà hanno organizzato presso la Sala Consiliare, il giorno 15 dicembre, il Convegno sul Piano Sociale di Zona.

Sono intervenuti al dibattito l’avv. Michele Ventricelli, Capogruppo alla Regione di Sinistra e Libertà, il prof. Leonardo Palmisano, Sociologo dell’Università di Bari, il sig. Antonio Scanni, Segretario Provinciale SPI CGIL, ed il sig. Vito Notarnicola, Responsabile locale delle politiche sociali di S. e L.

Il convegno è stato moderato dal dott. Nico Catalano, Coordinatore Provinciale di S. e L., che ha evidenziato l’importanza di una politica reale e non virtuale, basata sulle reali problematiche della gente. “Vogliamo proporre una politica alternativa – ha dichiarato – non di alternanza al centro-destra. Mettere insieme sinergie, valorizzare il volontariato ed il terzo settore, evitando l’uso di interventi a pioggia che portano solo all’erogazione di servizi che non servono.”

É intervenuto successivamente il sociologo Palmisano che ha parlato dell’importanza della legge 328 del 2000, che grazie al suo indirizzo programmatico, ha rilevato tramite la presenza di osservatori sui servizi, presenti sul territorio, quella che è precisamente la scala dei bisogni.

La programmazione triennale del piano di zona (2009-2012) è, inoltre, soggetta alla partecipazione dei cittadini rispetto alla stesura del piano, che prevede, tra gli obiettivi standard, l’assistenza domiciliare qualificata agli anziani con l’introduzione di figure professionali specifiche, la creazione di strutture (centri di aggregazione e centri polivalenti), l’introduzione di servizi per famiglie, minori maltrattati, tossicodipendenti e malati.

Scanni ha introdotto una novità peculiare che è l’obiettivo di creare dei servizi che siano incanalati sulle priorità, per non disperdere le risorse. La prima fase del piano di zona, infatti, non ha funzionato perché sono state consumate solo il 57% delle risorse disponibili. É previsto, inoltre, uno snellimento delle procedure con la creazione di un front-office, preposto a rendere la popolazione più partecipativa.

Secondo Vito Notarnicola, è il Comune che dovrebbe dare l’input verso la concretizzazione del progetto sulla genitorialità. Ha evidenziato il mancato funzionamento del PdZ sui servizi alla persona, sulla rilevazione di tutto ciò che è invisibile come, ad esempio, lo stato degli extra-comunitari a Turi. Ha concluso dicendo che “bisogna favorire l’inclusione e l’intercultura. Ai comuni l’obiettivo di costruire un insieme di servizi socio-sanitari.”

La serata si è conclusa con le dichiarazioni dell’avvocato Ventricelli che ha messo in luce come la Regione Puglia sia riuscita, nonostante la non attuazione delle legge 238, negli anni 2000-2005, con grosse conseguenze sociali, a fare modifiche qualitative di rilevanza nazionale fino a diventare punto di riferimento per le altre regioni, con la legge 19. Mentre prima si pensava solo a piccole comunità e ad attenuare il bisogno, ora, “con questa normativa, la Regione Puglia porta sul piano dei diritti le necessità. Attua un’integrazione politica, sociale e sanitaria. Non si indirizza solo sulla patologia ma anche sulla prevenzione e a favorire la partecipazione attiva del cittadino per individuare i bisogni reali.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *