PRENOTARE LA VACCINAZIONE, ORA SI PUÒ
La “nuova” influenza si presenta essenzialmente con una triade di sintomi, rappresentata da febbre (oltre i 38 gradi) che insorge bruscamente, dolori muscolari e almeno un sintomo respiratorio tra mal di gola, tosse, naso che cola.
Dal punto di vista sintomatico, la nuova influenza non si distingue dalla classica influenza stagionale. La vera differenza è rappresentata dal fatto che l’influenza A H1N1 si diffonde più rapidamente dell’influenza stagionale e colpisce un maggior numero di individui perché, trattandosi di un “nuovo” virus, molte persone non hanno ancora gli anticorpi per difendersi.
Il bilancio delle morti correlate al nuovo virus sale a quota 24; per la maggior parte, si tratta, com’è noto, di persone che soffrivano di patologie croniche, specialmente cardiache o respiratorie.
Ma quale atteggiamento dobbiamo assumere nei confronti di questa influenza?
Il vaccino è il modo più sicuro per non ammalarsi e soprattutto per evitare la diffusione della malattia: come per tutti gli altri vaccini, vaccinandosi si fa un favore a se stessi, ma soprattutto agli altri.
Finora la somministrazione del vaccino è stata riservata in Puglia al personale sanitario (grazie al primo stock di 30mila dosi arrivato nelle scorse settimane).
Questo programma è in via di completamento. Da lunedì, spiega la prof. Cinzia Germinario, direttore dell’ Osservatorio Epidemiologico della regione Puglia, sarà avviata la seconda fase: la vaccinazione del personale della «pubblica utilità», forze dell’ordine, conducenti di mezzi pubblici, addetti ai servizi collettivi. Ogni settimana in Puglia si stimiamo 2.500 nuovi casi di infezione, un numero che, secondo l’Assessore regionale alla Sanità, Tommaso Fiore, era prevedibile e non deve destare allarmismi. Il picco di 5-6.000 casi è previsto fra tre settimane.
Intanto lunedì 2 novembre è iniziata la Campagna di Vaccinazione per l’influenza A/H1N1. Ogni Asl riceverà settimanalmente le dosi di vaccino sufficienti.
In particolare, per la somministrazione del vaccino è stato previsto un programma abbastanza dettagliato:
– dal 2 al 9 novembre: tutto il personale socio sanitario, di pubblica sicurezza e pubblica utilità; donne al secondo e al terzo mese di gravidanza
– dal 10 al 30 novembre: bambini tra i 6 mesi e i 17 anni con patologie croniche, bambini tra i 6 e i 24 mesi nati pretermine, adulti di età inferiore a 65 anni con patologie croniche
– dal primo al 15 dicembre: donatori di sangue, polizia di stato, carabinieri, guardie carcerarie, guardia di finanza, vigili del fuoco, protezione civile, insegnanti, poste, dipendenti comunali e delle pubbliche amministrazioni, soggetti individuati dai piani di continuità di aziende ed enti, enel, rifiuti, acquedotti e reti informatiche/telecomunicazioni, trasporti pubblici e controllori del traffico aereo.
Da oggi è possibile, presso la Asl anche del nostro paese, prenotare la propria vaccinazione.
Quanto agli allarmismi, che si fanno sentire in ogni campagna vaccinale, la prof. Germinario, che si è vaccinata in questi stessi giorni, assicura: “Non servono allarmismi, bisogna vaccinarsi. La somministrazione del vaccino causa solo dolore nel sito di inoculo o al massimo una reazione orticariale.”