LITI SU CINEMA E PRESUNTE TRUFFE
TUNDO E RESTA PROTAGONISTI DI UN ACCESO DIVERBIO
“FALLITA!”. E la Resta, Perniola e Leogrande abbandonano l’aula.
CINEMA ZACCHEO: IL CASO
Da qualche mese, ormai, i consigli comunali della nostra piccola cittadina stanno diventando sempre più caldi; il clima che si respira tra maggioranza e opposizione non è certamente dei migliori.
Non potrebbe comunque essere il contrario, vista l’anomala costituzione della Giunta e del consiglio fatta di membri rimescolati un po’ da una parte un po’ dall’altra. I dialoghi, intrisi di vecchi rancori, conducono senza dubbio ad una non lucida consapevolezza dei problemi da affrontare.
Il consiglio è entrato nel vivo del dibattito passando da toni pacati fino ad accesi dibattiti e sermoni moralistici.
Due le delibere approvate dei principali punti all’ordine del giorno:
- Salvaguardia degli equilibri di bilancio e ricognizione sullo stato di attuazione dei
programmi ai sensi dell’art.193 del D.Lgs. n.267 del 18.08.2000. Approvazione
variazioni di bilancio di previsione 2009, all’elenco annuale delle opere pubbliche
per l’anno 2009 e al Programma OO.PP. 2009/2011. Presa d’atto del permanere
degli equilibri di bilancio.
- Art.42 comma 2, lett. l) del D.Lgs. n.267/2000. Autorizzazione all’alienazione dell’ex
cinema di Via Cav. di Vittorio Veneto n.13, e delle relative aree di sedime e di
pertinenza.
La lettera di un cittadino contenente un atto di significazione e di diffida indirizzato al sindaco e ad altri membri della giunta è finita agli organi competenti per i provvedimenti del caso, come lo stesso Gigantelli ha ammesso.
TUNDO A RESTA: “FALLITA” – Nel corso della seduta il consigliere Resta chiede spiegazioni all’assessore Tundo circa l’incremento di 11.000 euro da indirizzare nell’ambito dei servizi sociali.
Paolo Tundo riapre vecchie beghe, probabilmente sotto suggerimento e sotto pressione, e lo fa adottando dei toni piuttosto vigorosi, che si concludono con attacchi sull’operato della Resta, accusandola di aver truffato anche somme di denaro, nella passata amministrazione. La lite degenera nei toni e nella decenza: qualche minuto dopo, Tundo apostroferà la Resta dandole della “Fallita!”. La situazione si complica a tal punto da spingere i consiglieri dell’opposizione Resta, Leogrande e Perniola ad abbandonare l’aula.
CINEMA ZACCHEO E APPARTAMENTO – Una breve pausa per allentare la tensione e il consiglio riprende i lavori. L’oggetto del contendere è il destino dell’ex Cinema Zaccheo.
La demolizione e la successiva vendita del suolo è la soluzione proposta della maggioranza. I nostri timori si sono, così rivelati fondati: una vendita con successiva realizzazione di nuovi appartamenti. De Novellis e
Secondo l’ex assessore ai lavori pubblici la realizzazione di nuovi appartamenti in quella zona, percorsa da viuzze strette, comporterebbe una pessima qualità della vita a danno dei futuri residenti. Il vicesindaco D’Addabbo tenta una medizione facendo notare come il bando sia ancora in fase di realizzazione e quindi di relativa giusta valutazione.
Immediato il botta e risposta tra De Novellis e D’Addabbo sulla mancata realizzazione della già prevista e non eseguita rotonda di via Ginestre e strada Lidl. Secondo D’Addabbo le difficoltà starebbero tutte nella quasi impossibilità di poter espropriare delle zone. Nella replica di De Novellis ci basterebbe, al contrario, rimuovere una rampa privata a sbloccare la realizzazione dell’opera.
ASTENUTO – Le votazioni si sono concluse con l’unica astensione del consigliere Natale Ventrella,il quale ha imputato la sua scelta al mancato coinvolgimento dei cittadini su decisioni di interesse comune; nell’agosto del 2008 egli stesso propose una petizione popolare.