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PROVERBIO: CHI DI OCCHIO FERISCE…

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Voto 10: Giuseppe Mezzapesa. Presidente della Pro Loco. Ha portato il sorriso e l’entusiasmo. Era dai tempi di Eugenio Valentini che la Pro Loco non “si muoveva” così tanto e così bene. E i risultati si vedono. Un agosto turese come “dio” comanda. A volte basta davvero poco per fare interamente il proprio dovere. Resta il rimpianto per i tanti anni con le tante Pro Loco anonime, dormienti, nulla-facenti che non hanno lasciato nessuna traccia del loro passaggio.

Voto 9: Nico(la) De Grisantis. Ex-sindaco di Turi. Ex-politico di fama da un po’ di tempo appannata. Ex-opinionista del settimanale Fax caduto in disgrazia. E’ riuscito a ritagliarsi un nuovo ruolo, un nuovo spazio, un altro ‘ndrattìjne. E nientemeno che su Facebook, dove il nostro eroe sta di casa e di bottega. Ha fatto della questione annosa e serissima degli incidenti sulla 172 un caso personale. Nico(la) si è messo testardo e, ogni giorno, una ne pensa e cento ne fa. Devo dire, per onor del vero, che i risultati si vedono. Solo che per il momento sono risultati… virtuali.

Voto 8: Villa Menelao Turi. La pallavolo turese maschile è in B1. E tra un po’ comincia il campionato. Comprati grandi giocatori con i soldi di Boccardi e le capacità di cercare-e-trovare i giocatori giusti da parte della premiata ditta Gasparro-Spinelli. Leggo che nel probabile sestetto titolare c’è il nostro concittadino Giuseppe Campanella che, con l’ abbandono dell’attività agonistica da parte di Michele Giannini, è rimasto l’unico turese. Grande merito va alla società che lo ha fatto crescere senza esporlo troppo. Il resto lo fa Campanella con la sua forza di volontà e la sua bravura. Villa Menelao Turi sugli scudi quindi e… in bocca al lupo!

Voto 7: Piazza dell’ Annunziata. E’ la piazzetta antistante ( o retrostante?) la chiesetta di san Rocco. Un’ anfrattuosità naturale nel cuore di Turi, fra la gente che “passeggia”, dove assistere alle conferenze, alle presentazioni di libri, alle proiezioni di film, e avere la sensazione che non ti stai perdendo nulla del resto della serata. Complimenti a chi ha individuato questo spazio e l’ha pensato come luogo da deputare a tante manifestazioni. Ci piacerebbe sapere il nome del “colpevole” di questa idea geniale. Dal canto nostro abbiamo dei sospetti…

Voto 6: Marinuccio Di Venere. In un’ intervista dichiara che gli piacciono le critiche costruttive. Ma va! Per anni lo abbiamo criticato suggerendogli di non mettere nel calderone della festa di sant’Oronzo cavalcate, sbandieratori, “carnevalate”, lancio di fiori, fuochi d’artificio, accomunando tempi storici diversi ( anche di 500 anni! ) fra loro ma, sordo, non ha mai tenuto conto né dei consigli, né delle date della storia. E poi il signor Marinuccio è entrato così bene nel personaggio di presidente della Festa che dichiara: “Continuerò ad essere il presidente finchè ci sarà lo spirito giusto”. Non sapendo, o facendo finta di non sapere, che non spetta a lui decidere se continuare o meno. Ma è una decisione dell’arciprete con il consenso del sindaco. Comuque. Marinuccio, che ha la Festa nel sangue, si rivela sempre più l’uomo giusto per questo incarico. Anche se è quasi una dittatura. Puntando per più di 30anni sullo stesso nome, non abbiamo dato e non daremo mai la possibilità ad altri turesi di cimentarsi in quel ruolo. Vi sembra giusto? Ai posteri…

Voto 5: Estate di zanzare. Mai come quest’ anno. Zanzare di tutti i tipi, di tutte le stazze, di tutte le razze, arrivate a Turi da ogni luogo con mezzi di fortuna e con una fame e una sete da far paura. Forse perchè si è sparsa la voce che Turi è un’ oasi felice dove delle disinfestazioni neanche l’ombra… E così le zanzare hanno avuto vita facile, spassandosela bellamente. Questo fino a qualche sera fa, quando una disinfestazione a tappeto le ha sterminate. Turi, l’isola felice per le zanzare non c’è più.

Voto 4: Venditori di percoche. Turi, terra di percoche. Quest’ anno particolarmente buone, profumate e succulente. Le percoche di Turi come sinonimo di squisitezza la cui fama ha varcato i confini della provincia, pur senza nessun marchio, nessuna Dop, nessun Biagio Elefante che crea confusione. Ai crocicchi delle strade i prezzi vanno da 1 a 2 euro il chilo a seconda della grossezza dei frutti. Il problema serio è che tutti dicono di vendere le “ percoche di Turi”, anche se a volte ( spesso?) non sono affatto di Turi. Ma tant’ è. Cosa ci costa dire che sono di qui?

Voto 3: Nico(la) De Grisantis. Un giorno sì e l’altro pure, su Facebook, il diligente Nico(la) ci relaziona sulla 172: quante firme ha raccolto, quanti commenti ha avuto, quanti attestati di stima, quanti applausi, quanti incidenti. Ci manda un “pistolotto” che ci fa deprimere: “c’è stato un altro incidente, ecco perchè bisogna raccogliere le firme”, oppure si auto-esalta “ a Casamassima abbiamo ottenuto un risultato ottimo con 700 firme raccolte in poche ore”, e via di questo passo. Ci chiediamo: non poteva il caro Nico(la) dannarsi da vice-sindaco e da sindaco quando era almeno Qualcuno e non ora che, da semplice cittadino, è ai minimi storici come potere d’acquisto?

Voto 2: Via Francesco Valentini. Non avessero mai iniziato con i cambiamenti nel rione che comprende via Scarnera. Siamo all’ effetto “coperta di Linus”, risolvi i problemi di una strada e ne crei ad altre. I cambiamenti in quel quartiere sono come le ciliegie: uno tira l’altro. E l’assessore al ramo corre dietro a tutte le lamentele. Fa finta di non sapere che, se si ascoltano tutti i lamenti, ci si ferma e non si amministra più. Se poi ci si fa intimorire dalle raccolte di firme, è meglio andare a casa. Comunque, via Valentini adesso subisce un grande traffico malgrado sia piena di controindicazioni: è a doppio senso, è a rischio acqua alta in caso di acquazzone, ha un manto stradale dissestato, ha buche pregresse, ed è anche tortuosa. Spontanea nasce la domanda: come uscirne da questa palude in cui ci si è impelagati?

Voto 1: Occhiosalato. Settimana-no per Occhio. Chi lo ha maltrattato da una parte, chi lo ha limitato dall’altro, chi lo ha bacchettato, chi ha suggerito una petizione con relativa raccolta di firme da presentare all’amministratore di Turiweb, chi addirittura ha ipotizzato un imminente ritiro dalla scena ( si vocifera che Occhio sia arrivato all’età della pensione… ) chi, stilando una divertente classifica-parodia, vorrebbe tanto che lo oscurassero. Ma Occhio pare abbia deciso. Appenderà la Satira al chiodo quando Marinuccio lascerà la presidenza della Festa di sant’Oronzo. Sì, campa cavallo! E nell’attesa, chi di Occhio ferisce…

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