LA BANDA DI TURI E IL CONCERTO D’ESTATE
Ieri 20 agosto alle ore 20 una piazza Annunziata gremita di ascoltatori ha assistito al Concerto d’Estate organizzato dall’Ass. Musicale “M. Ss. Ausiliatrice” e diretto, per l’occasione, sulla linea dell’anno passato, dal M° Michele Cellaro. Il programma, molto scarno, di breve durata (si è trattato di circa mezz’ora di musica), è stato composto da:
- “Il Padrino” e “8 e Mezzo” – N. Rota
- Introduzione, tema e variazioni – per clarinetto e banda – G. Rossini
- Un Americano a Parigi – G. Gershwin
A riempire i momenti di pausa tra un brano e l’altro, le lunghe presentazioni dei brani, che hanno citato la storia della musica ed elementi di armonia musicale, sicuramente nozioni troppo tecniche per un pubblico che, da profano, ha risposto curiosamente con sbadigli.
Buon livello esecutivo, buona la direzione (e la sicura e tecnica bacchetta del M° Cellaro ne è stata la prova più lampante).
Bravo il solista, Giancarlo Mazzone, che ha eseguito il pezzo “Introduzione, tema e variazioni”, arrangiato per clarinetto e banda da Angelo Gasparro; anche se, a tratti, si è notata una piccola incertezza nella tecnica del solista (soprattutto nella seconda variazione e nell’ultima, la quarta, le più difficili) e la banda non ha risposto efficacemente, in alcuni punti, al segno del maestro, tanto da notarsi un’asincronia non indifferente tra essa e il solista, che però ha saputo ben riprendersi.
Buono il suono del clarinetto, un po’ piccolo (ma colpa forse dello spazio aperto e di una banda che suonava in modo sostenuto, coprendo il solista).
La serata è stata inoltre allietata dall’esecuzione di “Un Americano a Parigi” di George Gershwin, brano moderno molto bello, dissonante in più punti e caratteristico per l’affiancamento dello xilofono alla banda (proprio come nella partitura originale, che però è per orchestra).
Carine, ma sicuramente scontate, le premiazioni: gli attestati di partecipazione ad Angelo Susca e Ludovico Girolamo, per la loro decennale collaborazione con la banda, e al solista Giancarlo Mazzone.
Al M° Cellaro invece, oltre che l’attestato, anche un modello mignon di contrabbasso in ceramica che è andato ad ingrossare la sua sostanziosa e curiosa collezione, ma … da doppione!
Fatti i saluti, ed eseguito il bis con le musiche di Rota, si è ringraziato il pubblico per la sua partecipazione e tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento.
Voto: 7, alla banda e al solista.