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LE VIE ORONZIANE – 15 AGOSTO 2009

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Il progetto “Le Vie Oronziane: i segni di Sant’Oronzo nel Mediterraneo” ha aperto il proprio ciclo di eventi con la conferenza stampa del 15 agosto 2009.

Tale progetto è stato finanziato dalla Regione Puglia, dal Comune di Turi e dallo Sponsor leccese “Cliocom”, ed ha lo scopo di valorizzare il nostro patrimonio storico- religioso, attraverso un lavoro di approfondimento multidisciplinare su studi già condotti da esperti locali sul culto di Sant’Oronzo, e come finalità l’inserimento del percorso condotto dal Santo durante l’opera di conversione dell’antica Iapigia, negli Itinerari storici e religiosi promossi dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

I lavori sono stati introdotti da Rina Spinelli, delegata della Nuova Pro Loco che ha curato l’organizzazione degli incontri culturali.

Don Giovanni Amodio (Arciprete di Turi) ha sottolineato il rilievo significativo che Sant’ Oronzo ha nella nostra fede.

Oronzo prima di essere convertito da Giusto, ebreo di Corinto , si chiamava Publio.

Giusto gli cambia il nome in Oronzo, che significa “risorto”.

Dal momento che Sant’Oronzo è il protettore e non il patrono di Turi ci si  è posti l’obiettivo di proporre al Vaticano che Sant’Oronzo diventi compatrono di Turi insieme a San Giovanni.

Il Sindaco Vincenzo Gigantelli si è detto orgoglioso di essere turese perché a Turi ci sono diverse  risorse: Turi è tra i pochi paesi ad avere ancora meno di 15mila abitanti; è un paese ben collegato con il territorio; è un centro autosufficiente perché agricolo. E’, infine, una cittadina ammirata per il proprio ruolo di promozione nei confronti degli altri Comuni, caratterizzati dalle stesse tradizioni e dallo stesso culto.

Turi risorge con Sant’Oronzo: la festa non è solo luminarie e fuochi ma anche e, soprattutto, cristianità.

 

Il concerto di musica lirica

Alla fine della conferenza si sono esibiti in uno splendido concerto lirico il mezzosoprano Alessandra Notarnicola ed il maestro Andrea Legato.

Hanno eseguito diverse arie.

Una prima parte del programma prevedeva brani prettamente lirici (citiamo tra questi:

“Voi che sapete” dalle “Nozze di Figaro” di W.A. Mozart, “Una voce poco fa” da “Il Barbiere di Siviglia” di G. Rossini, “Stride la Vampa” da “Il Trovatore” di G. Verdi e “L’amour est un oiseau  rebelle” dalla “Carmen” di G. Bizet); una seconda, l’esecuzione di classici pezzi napoletani (“Non ti scordar di me”, “Torna a Surriento”, “I’ te vurria vasà”, “ ‘ Na sera ‘e maggio” e “O sole mio” su richiesta di Santino Iacovazzi che molti anni prima lo aveva eseguito nella stessa piazza, ovvero, Piazza Silvio Orlandi).

Il duo da anni partecipa a numerose rassegne di musica classica e liederistica.

L’ esecuzione del mezzosoprano ha sorpreso meravigliosamente gli astanti per abilità tecnica, interpretazione sentita e raffinata dei brani (non sono mancate lacrime di commozione), acuto e preciso uso dei filati; per i suoni di petto, profondi e ben appoggiati, propri di un mezzosoprano di qualità.

La cantante ha tirato fuori, nonostante le esigue strumentazioni tecniche a disposizione, tutta la propria grinta, riempiendo tutta la piazza con il suono della propria voce.

Il maestro Legato ha parimenti dimostrato la propria versatilità adattandosi ad un piano elettrico anziché ad un pianoforte e suonando dei pezzi a memoria nel momento in cui l’ umidità della serata ha piegato i fogli riversandoli per terra.

Un bilancio, quindi, senza dubbio eccellente  per i due musicisti.

Tanti i bis richiesti alla fine dell’esecuzione dei brani, ininterrotti gli applausi.

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