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VIA SCARNERA TORMENTONE D’ESTATE

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E’ durata meno di quindici giorni l’idea che la Giunta Gigantelli si era fatta dei cambiamenti da apportare al quartiere compreso tra via De Donato Giannini e  via Francesco Valentini, tra via Rutigliano e via Casamassima.Via Scarnera era da anni incriminata per l’alta velocità, al centro di polemiche fin da quando l’amministrazione De Grisantis l’aveva voluta a senso unico verso lo sbocco di via Casamassima.

Le lamentele giungevano soprattutto dai residenti, che avevano a che fare con un traffico ingente, a tutte le ore e a massima velocità. Si era provato con i dossi artificiali rallentatori, per poi desistere presto. Via Scarnera aveva continuato a vivere così fino a quando, dieci giorni fa, ne è stato invertito il senso di marcia fino all’angolo con via Di Vagno, invertita anch’essa, fino a sboccare su via De Donato Giannini.

Un labirinto non facile da capire per chi non vi risiede, ma che senz’altro ha riportato via Scarnera alla sua vocazione di strada principale di un quartiere dormitorio: risolto “per sempre” il problema del traffico e della velocità. Ma tutto questo è durato poco. L’idea di questa via Scarnera si è mostrata presto un aborto. Fin dai primi giorni, alle lamentele dei residenti, restii ad abituarsi a questo nuovo stato delle cose, si sono aggiunte le lamentele di praticamente tutti i (pochi) commercianti della zona.

Detto, fatto: all’alba dell’8 agosto, quasi furtivamente, il quartiere è stato nuovamente rivoluzionato: spostati i segnali verticali, cancellata e rifatta nel senso contrario la segnaletica orizzontale.

Oggi via Scarnera si ripresenta come senso unico verso via Casamassima, ma solo a partire dall’intersezione con via Diaz. Via Di Vagno ritorna all’origine: praticamente i cambiamenti di dieci giorni fa si sono rivelati una spesa inutile, utile soltanto ad alimentare chiacchiere estive, da ombrellone. Su quanto durerà questa nuova immagine del quartiere, non ci sentiamo di fare previsioni. Il tormentone dell’estate sembra però non esaurirsi in quest’ultima operazione, e via Scarnera sembra destinata a restare fra i discorsi dei turesi ancora per molto tempo.

Dare ascolto alle lamentele dei cittadini è sempre pratica  positiva, è stata la tempistica ad essere invertita (esattamente come il senso di marcia in via Scarnera). Invece di essere consultati “prima”, i cittadini hanno contato “dopo”, con una spesa e un frettoloso  intervento che si sono rivelati inutili, dimostrazione di mancanza di chiarezza e di convinzione nei cambiamenti urbanistici da apportare alle nostre strade, che ormai sono diventate sempre più labirinto, vicoli di un paese estraneo.

Una cosa è certa per il residente del quartiere: ogni mattina, prima di mettere in moto l’auto, deve chiedersi che strada sarà costretto a prendere oggi, dato che nella notte… sensi unici diventano divieti, e viceversa.

Nel frattempo, su Facebook, il famoso social network, il tormentone dell’estate “via-scarnera” è diventato un  gruppo “A TURI INVECE DI CAMBIARE LA SEGNALETICA, AGGIUSTATE LE STRADE!!” che ad oggi conta 319 aderenti (numero destinato ad aumentare visti gli eventi recenti), a dimostrazione di una diffusa diffidenza nei confronti di questi cambiamenti che sanno tanto di blitz, in un paese dalle strade che versano, in modo più che risaputo, in condizione di totale abbandono.

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Via Di Vagno la sera del 7 agosto

 

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Via Di Vagno la mattina dell’ 8 agosto

 

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Via Diaz all’angolo con via Scarnera

 

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Via Scarnera ritorna alle origini

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