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CENTURIUM: INTERVISTA AL PRESIDENTE LUIGI GIANNINI

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Dopo avere incontrato i ragazzi
del motoclub Centurium domenica 5 aprile, durante la mostra di auto e moto
d’epoca a Turi Expò, abbiamo voluto approfondire, con un’intervista diretta al
presidente Luigi Giannini, i motivi che lo hanno portato a fondare questa
associazione, gli obiettivi e qualche curiosità circa le iniziative future.

 

 

Che si tratti di una
persona, di un prodotto o, come in questo caso, di una associazione, la scelta
del nome è una scelta molto importante perché ne riassume e ne comunica
l’identità. Quali caratteristiche del club mira a comunicare il nome Centurium?

 

Nel nome Centurium abbiamo
unito il termine centauro, figura comunemente associata ai motociclisti, a
turium che evoca il nome del nostro paese, sottolineandone l’appartenenza.

 

 

Chi sono gli altri promotori
dell’iniziativa e come nasce la voglia di fondare un motoclub a Turi?

 

Ci sono anche il
vicepresidente Antonio Secondo, il segretario Stefano Coppi, Enzo Angelillo,
Giacomo Marchione e Claudio Carenza che fanno parte del direttivo.

L’idea è nata dal
desiderio comune di tutto il direttivo, e abbiamo approfittato del mio ritorno
a Turi. Il motivo sta nel fatto che nel nostro paese, purtroppo, non c’è mai
stata una associazione di questo tipo e se ne sentiva la mancanza. A chi piace
la moto mancava una possibilità di questo tipo.

 

 

Immagino che avete dovuto
affrontare un iter burocratico per la realizzazione del club, ci sono state
difficoltà?

 

Per costituire e
avviare il motoclub dovevamo prima formare un direttivo di almeno cinque
persone e raccogliere venticinque tesserati. C’è lo statuto per organizzare un
motoclub.

Le prime
difficoltà sono state recuperare i venticinque tesserati perché, in pratica,
non abbiamo voluto anticipare soldi proprio perché l’idea non nasce a scopo di
lucro, ma per esprimere la passione per la moto, quindi non abbiamo voluto ne’
guadagnarci e ne’ rimetterci. Volendo avremmo potuto anticipare i soldi delle
venticinque tessere e poi rivenderle. Siccome anticipare quei soldi costituiva
una spesa, abbiamo girato un po’ per recuperare i venticinque tesserati.

Però per quanto
riguarda l’FMI (federazione motociclistica italiana) è stato tutto semplice, ci
ha dato dei fogli da compilare.

 

 

Quanti sono
attualmente i tesserati e quali vantaggi si ottengono dall’iscrizione?

 

I tesserati
attualmente sono ventisette, compreso il sindaco, associato onorario, che come
primo cittadino simboleggia la volontà di rendere partecipe tutto il paese e di
farci conoscere.

I vantaggi: chi
ha le moto d’epoca può iscrivere la propria moto nel registro storico, questo
poi porta a dei vantaggi per l’assicurazione – una volta che ci si iscrive al
registro storico, si paga un minimo di assicurazione, quindi si tratta di un
vantaggio economico – e in più la valorizzazione della propria moto iscritta al
registro storico. Per tutti gli associati ci sono convenzioni, per esempio con
delle assicurazioni, e sconti offerti dalle riviste del settore. Inoltre,
tramite l’abbonamento annuale a una rivista mensile che è “Motoitalia”, si sarà
al corrente di tutte le manifestazioni, di tutte le convenzioni, delle leggi
che riguardano i motociclisti e quant’altro.

 

 

Quali sono i
requisiti che devono possedere i potenziali iscritti?

 

Il requisito fondamentale
è avere la passione per la moto. Non necessariamente bisogna possedere la moto
perché ci sono degli iscritti che non ne hanno una. Iscrivendosi comunque si
permette ad una associazione, non costituita da semplici motociclisti, di
proporsi nella comunità e di impegnarsi nell’educazione stradale dei più
giovani nelle scuole, non appena verrà accettata la domanda che abbiamo fatto
per poter effettuare questi corsi in Puglia.

Inoltre i
potenziali iscritti possono giungere da tutta Italia, non ci sono limiti
geografici. Non ci sono nemmeno limiti di età e se si è minorenni serve solo la
firma del genitore.

 

 

Quali sono gli
obiettivi dei Centurium?

 

Far conoscere al
nostro paese la vera essenza dei motociclisti, eliminando il pregiudizio comune
che i motociclisti sono coloro che viaggiano ad alta velocità o che fanno solo
baccano. Invece c’è chi, come noi, vuole proporsi nel sociale, nell’educazione
stradale, in varie attività che possono essere di aiuto, per esempio, come si è
fatto in altri paesi, portare doni negli ospedali vestiti da babbo natale in
moto, e tutte quelle attività tipicamente solidali, con la particolarità di
farle con la moto.

Poi vogliamo
organizzare un motoraduno a Turi e stiamo chiedendo la data per il 16 giugno,
forse; prima vogliamo sapere con certezza quando sarà la sagra della ciliegia
perché vorremmo farlo per l’occasione.

 

 

Queste iniziative sono
dedicate a chi fa parte dell’associazione o mirano anche al coinvolgimento del
pubblico?

 

Ai motoraduni chi
ha la moto e si iscrive, può partecipare attivamente quando si va a fare la
motopasseggiata con il gruppo, chi non ha la moto, ed è appassionato, si potrà
avvicinare e osservare le moto. Quando, se ci daranno il posto, lo faremo a
Largo Pozzi, sarà comunque aperto al pubblico, non facciamo niente di
riservato, poi gli anni prossimi quando ci saranno i motoraduni di sera, ci
sposteremo anche negli altri paesi.

 

 

Per conoscere gli
appuntamenti?

 

In attesa di
organizzare una nostra sede, ci affidiamo ai media. Ci iscriveremo a breve alla
carta delle associazioni che ci permetterà di avere una maggiore visibilità
tramite il comune. E’ anche in progetto la realizzazione di un sito web su cui
sarà possibile ottenere tutte le informazioni possibili sul nostro motoclub.

 

 

Un messaggio
finale?

 

Speriamo che il
paese accolga in maniera positiva la nostra associazione. Tuttavia,
indipendentemente dalla risposta che avremo, noi continueremo a portare avanti
la nostra passione.

 

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