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Politica

ESCLUSIVA INTERVISTA A GENGHI CANDIDATO PROVINCIALE PER LA LA DESTRA

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Abbiamo ascoltato il candidato turese alle provinciali de “la destra”   allo scopo di capire  quali siano le direttive e le idee politiche che Genghi porterebbe avanti nel caso di una sua elezione ; nel contempo gli abbiamo posto delle domande relative alla sua idea in merito a come viene amministrato il nostro paese.
 

Lei è candidato provinciale de “La Destra”,   pensa di entrare nella coalizione con il PDL appoggiando Shittulli?
Il nostro partito è “La Destra”  e fa riferimento a Francesco Storace, alle prossime elezioni provinciali ci presentiamo con la nostra lista che affiancata al PDL forma la coalizione di centro-destra, quindi sosteniamo il candidato Francesco Schittulli.

Come mai questa volta facciamo parte di una circoscrizione che ci ved affiancati a Putignano e non più a Sammichele e Acquaviva?
La dislocazione dei collegi è cambiata in virtù della nascita della sesta provincia, la BAT, per cui riducendo il territorio da 48 comuni a 36, nella nuova conformazione dei collegi ci troviamo con Putignano.

Cos’è per lei la politica  cosa significa fare politica?

Questa è una bella domanda perché qualche volta io stesso ho rivolto questa domanda a qualche parlamentare finendo col metterlo in difficoltà. Per me la politica, come tutte le cose che faccio, è una cosa seria. Per spiegarla devo ricorrere alla sua stesa etimologia che in greco significa Polis, città, pertanto fare politica significa impegnarsi per risolvere i problemi della città. Nella realtà in cui viviamo, invece il termine politica assume un doppio significato, ovvero l’arte di governare e la furberia con cui taluni si comportano per realizzare i propri fini ed è questa la vera contraddizione, non della politica m di chi la esercita.

Secondo lei l’amministrazione Divella, alla Provincia ha convinto o ha deluso?
L’amministrazione uscente del presidente Divella ha nettamente deluso. In più occasioni è stata sull’orlo dello scioglimento a causa della solita inefficienza. Più volte sono state minacciate dimissioni da parte dello stesso presidente, il quale ha assunto un comportamento poco etico nei confronti dei cittadini e clienti. Ultimamente, ad esempio si è accertato che Divella ha fatto cartello con altri produttori di pasta pe aumentarne il prezzo. Come esponente istituzionale ha fatto una figura a dir poco meschina e invece che tutelare i cittadini li ha penalizzati; ciò nonostante riescono nuovamente a riproporsi com se i cittadini vivessero su un altro pianeta.

Lei come giudica il nuovo partito del PDL?
Questo nuovo partito non lo giudico, prendo solo atto della sua nascita. Ognuno è libero di fare quel ch vuole, purché non sia penalizzata la cittadinanza. Spegnendo la fiamma, Fini si è portato dietro solo il vertice del partito, mentre la base, mai considerata, raggirata e umiliata è rimasta fedelmente a destra e lo dimostra il fatto che interi circoli di AN stanno passando con noi. L’importante è che si è chiarito finalmente un equivoco che andava  avanti da ormai 15 anni perché nel congresso di scioglimento di AN si è ribadito che il PDL non sarà un partito di destra. Questa cosa, comunque io l’avevo già intuita dal ’96, quando sostenevo che Fini voleva portare il partito verso la costituzione di un nuovo centro italiano ed europeo. In  sei decenni ne abbiamo visti di trasformismi politici, ma uno come quello di AN non si era mai verificato.

Dopo i primi due anni di mandato, alla luce delle alterne vicende, quali sono le sue considerazioni sull’operato politico e amministrativo della giunta turese?
A Turi, in questi due anni si è visto tutto e il contrario di tutto. Questa si è rivelata l’amministrazione comunale più sconclusionata, più inefficiente e più incompetente che Turi ricordi. E’ chiaro che in ciò esistono precise responsabilità che sono da farsi ricadere sul regista Michele Boccardi che fin dall’inizio ha diretto tutto con la condivisione di Gigantelli; entrambi hanno, nella loro intraprendente incompetenza, creato un guazzabuglio insensato perché hanno fatto affidamento su una schiera di incompetenti e non su persona davvero preparate ad amministrare.

Lei cosa propone per rilanciare il territorio?
In una situazione tanto difficile e complessa diventa indispensabile dare fondo a tutte le idee e a tutte le iniziative per rilanciare il nostro territorio sotto il profilo turistico e difendere e valorizzare i prodotti tipici locali, ad esempio la ciliegia Ferrovia vanto della nostra terra e della professionalità dei nostri agricoltori. Dl momento che la richiesta del marchio Igp è naufragata, non rimane che concentrare le forze e puntare sul marchio Dop. Da qui il mio impegno, se eletto, di seguire il percorso procedurale dalla Provincia fino al Parlamento Europeo attraverso i nostri parlamentari.

Quale sarebbe la prima cosa che farebbe se fosse eletto?
Se eletto, la prima cosa che farei sarebbe di occuparmi della strada Turi – Sammichele e di tutta quella serie di curve che continuano quotidianamente a mettere a rischio la vita degli automobilisti.

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