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CONVEGNO DEL GAL: IL CASO DELLA CILIEGIA TRA PRODUZIONE E CERTIFICAZIONE

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Si è svolto in data 10
marzo presso la biblioteca comunale di Turi sita in Piazza Gonnelli il convegno
dal titolo “I prodotti, il territorio,la
valorizzazione, le certificazioni: il caso della ciliegia tra produzione e
certificazione”
organizzato dal Gal (gruppo d’azione locale “terra dei
trulli e di barsento”) attivo in una zona geografica comprendente comuni quali
Noci, Gioia del Colle, Sammichele di Bari e Alberobello a cui si sono
ultimamente aggiunti Putignano, Castellana Grotte e Turi.

Sono
intervenuti
alla serata, oltre al sindaco Vincenzo
Gigantelli e all’assessore comunale all’agricoltura Valentini, il moderatore
Matteo Antonicelli direttore Gal di zona,il presidente del Gal Stefano Genco e
altri membri quali Pier Paolo Pallara direttore dell’osservatorio INEA
(Istituto Nazionale di Economia Agraria)della Regione Puglia, Francesco De Giorgio
tecnico senior del Gal, Maria Chiara Ferrarese responsabile- Food CSQA-
certificazioni srl e Michele Zema area  menager
CSQA- certificazioni srl

Durante la serata si sono
affrontati diversi argomenti correlati e, partendo da una visione geografica
osservata da un punto di vista agricolo, economico e produttivo, si è inteso
spiegare ai partecipanti al convegno i punti di forza dell’azione territoriale
del Gal.

Come è stato specificato
nell’ambito della serata, il Gal  è
responsabile dell’elaborazione e dell’esecuzione di un Piano di Sviluppo Locale
(PSL) incentrato su un tema caratteristico rappresentativo dell’identità del
territorio rurale di riferimento.

Le
funzioni del Gruppo di Azione Locale comprendono:

la pianificazione ovvero l’individuazione e la formulazione dell’insieme delle
priorità, delle strategie e degli obiettivi specifici dell’area rurale;
l’innovazione, cioè l’ideazione e l’attuazione di una strategia pilota di
sviluppo integrato e sostenibile condivisa dal partenariato locale;
l’organizzazione che consiste nell’individuazione e nella distribuzione dei
ruoli e delle responsabilità da attribuire ai singoli partner indicando
modalità e mezzi di attuazione del piano di sviluppo cercando di massimizzare
lo sfruttamento delle risorse disponibili. 

Le grandi sfide  – si legge
in un documento dell’assessore alle risorse agroalimentari Regione Puglia, Enzo
Russo – e le numerose opportunità che il futuro prossimo venturo porrà dinanzi
all’agricoltura e al mondo rurale della Puglia, renderanno necessaria una
profonda, piena, documentata e articolata consapevolezza delle numerose e
interrelate caratteristiche del settore agricolo e dei contesti rurali
regionali”.

foto_0014.jpgNel
corso del convegno
si è anche parlato degli scambi con
l’estero e delle aree protette,si è quindi appreso che il sistema
agroalimentare pugliese, sebbene caratterizzato da un consistente valore della
produzione, mostra da un lato un elevato grado di approvvigionamento (97’6%) e,
dall’altro, un livello di apertura commerciale al di sotto della media
nazionale (17’7% della Puglia rispetto al 30’9% dell’Italia).

La
regione Puglia
si caratterizza per la presenza di un
organico sistema di aree protette, nazionali e regionali, che nel complesso si
estende su oltre 265.000 ettari, pari al 13.7% della superficie regionale e che
vede nei parchi nazionali la tipologia di area più presente sul territorio. A
partire dall’anno 2004, inoltre,  la
superficie tutelata regionale si è praticamente più che raddoppiata a seguito
dell’istituzione del Parco Nazionale dell’Alta Murgia  (circa 67.000 ettari),dell’istituzione o
riclassificazione di diversi parchi naturali e riserve naturali regionali e,
ancora, nel dicembre 2007 dell’istituzione della nuova area naturale protetta
“Fiume Ofanto” (circa 24.900 ettari).

La
tutela del territorio
e la salvaguardia della biodiversità
regionale sono perseguite anche attraverso il sistema di protezione delle aree
“Natura 2000”, previsto dalla normativa comunitaria in materia di conservazione
degli habitat naturali, seminaturali, della flora e della fauna selvatica.  Sempre nel corso della serata , è stato di
particolare rilievo l’argomento relativo alle certificazioni che attestano
qualità e garanzia ai prodotti agricoli locali.

In
merito il CSQA
, ovvero un ente italiano di certificazione
e ispezione che opera anche a livello internazionale,è un punto di riferimento
per le organizzazioni pubbliche e private che offrono prodotti alle imprese e
alle persone. La serata si è conclusa con la consegna di alcuni attestati.

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